Il movimento dei Vignaioli Artigiani Naturali che da anni è impegnato nella promozione e nella creazione di opportunità alla rete dei produttori naturali si è costituita ufficialmente come rete d’impresa. Alla presidenza è stata eletta la vignaiola calabrese Maria Parrilla, co-titolare dell’azienda Tenuta del Conte di Cirò Marina.

La nuova unione parte da un concerto molto preciso di vino: “Chiamando un vino ‘naturale’” afferma la presidente “intendiamo sottolineare un concetto culturale, filosofico e spirituale che riguarda il rapporto tra uomo e natura. Nel vino, l’espressione di questa relazione è la fermentazione spontanea, il momento di trasformazione naturale da mosto a vino, quando il lavoro in vigna cede il posto a quello in cantina. È questo il momento in cui si può consegnare al vino tutta l’unicità dell’annata e del terroir. Per questo i nostri vini sono tutti diversi, pur rispettando le stesse regole fondamentali della nostra Carta degli intenti”.

Le regole nella Carta degli intenti Van
1 uve da agricoltura biologica o biodinamica anche autocertificata, raccolte manualmente (il produttore accetta analisi per la ricerca di eventuali residui di fitofarmaci e livello solforosa);
2 fermentazioni unicamente spontanee (senza lieviti o batteri aggiunti);
3 contenuto in solforosa totale all’imbottigliamento di max 40 mg/l
4 nessuna aggiunta di additivi o coadiuvanti enologici in vinificazione, maturazione e affinamento;
5 nessun trattamento fisico brutale e invasivo (osmosi inversa, filtrazione tangenziale, pastorizzazione, criovinificazione o termovinificazione, filtrazione sterilizzante, ecc.)

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