Si è conclusa con il botto per i vini calabresi la 9 edizione dell’evento dedicato ai vini meridionali da vitigno autoctono. I premi nelle 2 catagorie dedicate sono andate nella categoriaMAGLIOCCO ai vini Terre di Cosenza Pollino di Ferrocinto(1° posto giuria internazionale e 2° posto in quella nazionale) al Cariglio di Tenuta Terre Nobili di Lidia Matera (2° posto giuria internazionale) e al Magno Megonio dei Librandi (1° posto giuria nazionale). Per la categoria GAGLIOPPO i vini che hanno raggiunto il miglior risultato nelle degustazioni alla cieca sono stati l’Arcano di Senatore (1° posto giuria internazionale) il Dattilo di Ceraudo (2° posto giuria internazionale), il Colli del Mancuso di Ippolito 1845 e al Cirò Rosso Classico di Cote di Franze.

I calabresi hanno gareggiato anche in un’altra categoria, dove si sono trovati in competizione con i ROSATI provenienti dalle altre regioni del sud (Campania, Basilicata e Sicilia) esclusa la Puglia; in questo ambito hanno manifestato l’ottimo stato di salute di un comparto che negli ultimi anni ha fatto il cambiamento che tutto il mondo del vino stava attendendo. Tutti i premi della categoria ROSATI DEL SUD sono andati a vini calabresi e che grazie agli ex aequo i vincitori sono risultati 6: Granatu Rosato di Casa Comerci e il Don Filì Rosato di Serracavallo (1° posto ex aequo giuria internazionale), Puntalice di Senatore (2° posto giuria internazionale), Grayasusi etichetta Rame di Ceraudo (1° giuria nazionale), Calastratta de La Pizzuta del Principe e Granatu Rosato di Casa Comerci (2° ex aequo giuria nazionale).

Segnaliamo l’intervista ad Ole Udsen giurato danese che parla dei vini calabresi in un’intervista di Maurizio Gily di MilleVigne el’intervista a Susy Ceraudo di Alberto Lupini per RistoTV, canale di Italia a Tavola.

LE FOTO DEI PRODUTTORI CALABRESI a Radici

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