Abbiamo rivolto ai 3 candidati alla poltrona di presidente della Regione Calabria alcune domande intorno al vino calabrese, emerse dal dialogo con i produttori.

Ringraziamo quelli che in prima persona ci hanno suggerito argomenti e problematiche da sottoporre a Loiero, Callipo, Scopelliti.

 

Ecco le domande:

Quattro domande sul vino calabrese

ai candidati alla presidenza della Regione Calabria

 

Ogni produttore vitivinicolo impiega per questioni burocratiche circa 1/3 del suo tempo, l’impegno aumenta ancora di più per le piccole aziende. All’interno delle competenze regionali, cosa intende fare per ridurre la burocrazia?

 

 

La vitivinicoltura calabrese nonostante la storia millenaria risulta pressoché sconosciuta al grande pubblico. Quali sono le strategie che intende perseguire per la valorizzazione del mondo vitivinicolo calabrese?

 

 

La Calabria è la regione con il più vasto patrimonio ampelografico autoctono, purtroppo molte varietà non sono ancora iscritte al Registro Nazionale delle Varietà di Vite. Cosa pensa di fare per tutelare e valorizzare questo immenso patrimonio?

 

 

La commercializzazione del vino è strettamente legata alle qualità del terroir d’origine. Pensa che le difficoltà nella vendita del vino calabrese siano legate alla devastazione diffusa del territorio? Se si, cosa pensa di fare per evitare ulteriori scempi e rimediare a quanto già fatto?

 

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