È con la piacevolezza  del Moscato di Saracena e del Greco di Bianco che “Terre di Cosenza”, in collaborazione con Reggio Calabria Provincia Enoica, ha inaugurato gli eventi di approfondimento organizzati nello stand della nuova Dop calabrese. Massimo Lanza, giornalista del Gambero Rosso, e Rosario Previtera dell’Organizzazione nazionale assaggiatori di vini hanno raccontato “La dolce storia calabrese: il Moscato di Saracena e il Greco di Bianco” nel corso di un convegno di degustazione moderato dal tecnico della dop bruzia Gennaro Convertini.

La scelta del focus è semplice, addirittura obbligata: Il Moscato di Saracena e il Greco di Bianco sono ritenuti tra i vini più antichi d’Italia: il primo è un passito raffinato e delizioso, giunto sino a oggi grazie a tradizioni millenarie con un procedimento antichissimo  e il Greco di Bianco – di cui si ritiene che il primo tralcio sia arrivato in Calabria, nel territorio di Bianco, già nel VII secolo a.C., quando i Greci sbarcarono presso il promontorio Zefirio (oggi chiamato Capo Bruzzano) -, è un vino morbido, caldo, armonico e con un caratteristico retrogusto. Due nettari da meditazione unici e con una grande identità territoriale.

“Terre di Cosenza” apre dunque così il suo Vinitaly, la grande rassegna internazionale dedicata al vino italiano che si svolge a Verona fino al 10 aprile.

Visita ieri anche di Corrado Clini Ministro all’Ambiente

LE FOTO DELLA PRIMA GIORNATA clicca qua

UN VIDEO sul nostro canale Youtube/vinocalabrese

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui