Le storie dei vini le raccontano le bottiglie ed il volto dei loro produttori. La nuova guida Radici Wines sui vini autoctoni vincitori del concorso dedicato alle produzioni del Sud Italia è stata presentata ieri a Molfetta (Ba) nel Chiostro dell’Officina San Domenico con una particolarità: il selfie di bottiglie e vigneron protagonisti. L’idea grafica del racconto per immagini delle cantine del Sud Italia è di Giovanni Gagliardi, ideatore e curatore tra l’altro di Vinocalabrese.it che per radici 2014 ha curato la produzione dei contenuti e della grafica, insieme a Social Design, sia di Radici del Sud che delle guide che quest’anno sono state completamente rinnovate.

Storie e sapori di un’ottantina di bottiglie ed altrettanti produttori protagonisti del concorso dedicato ai vitigni del Sud Italia, divenuto un vero e proprio salone del mezzogiorno d’Italia, che dal prossimo anno abbandonerà la sua dimora storica, Carovigno, per trasferirsi a Bari in una sede più ampia per accogliere le oltre 200 cantine che partecipano all’evento che raccoglie i produttori di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

Un evento nel quale la Calabria è stata protagonista indiscussa con cantine e vini che raccontano l’identità regionale. La giuda Radici Wines, presentata insieme a quella dei Ristoranti e delle Pizzerie, è stata raccontata da Nicola Campanile, ideatore di Radici, insieme a Vincenzo Rizzi, curatore della giuda dedicata ai ristoranti, Luigi Navarra e Tony Chimellato, che si dedicano alla stesura del vademecum sulle pizzerie, ed Alfredo De Liguori, referente di Puglia promozione.

Nella guida Radici Wines 2015, dedicata alle produzioni vitivinicole, vincitori delle categorie Gaglioppo e Magliocco ci sono le aziende Senatore Vini, Ceraudo, Ippolito 1845, Cote de Franze, Tenute Ferrocinto, Tenute Terre Nobilie Librandi a raccontare la grande evoluzione dell’enologia territoriale calabrese che parte dai vitigni autoctoni. LaCategoria Misto Rosati del Sud (che vede insieme Basilicata, Campania, Calabria e Sicilia) vede il predominio esclusivamente calabrese con le aziende vincitrici Casa Comerci, Serracavllo, Senatore Vini, Ceraudo e La Pizzuta del Principe.

Un grande riconoscimento alla storia e la passione, ma anche agli sforzi produttivi delle cantine che operano in Calabria e che stanno disegnando la nuova geografia dei territori partendo proprio dalla vigna, elemento fondamentale anche per raccontare la storia e l’enogastronomia dei luoghi.

In particolare per la sezione Gaglioppo la giuria internazionale presieduta da Tom Cannavan e composta daAlicia Diaz, Attila Geonczeol, Hans Bijvoets, Daiva Mumgaudiene, Homero Sodrè, John Rankin, Mark Priestly, Nick Bielak, Douglas Wood, Daniel Ercsey, Deborah Parker Wong, Margarita Krasnopolskaya, Markus Hungerbuhler, Monika Krupski, Ole Udsen, Vasilly Raskov, ha riconosciuto vincitori il vino Arcano Riserva 2008, Cirò Dop di Senatore Vini e Dattilo 2009, Val Di Neto IGT dell’azienda Ceraudo.

La giuria nazionale del concorso che ha visto Francesco Muci, coordinatore di Slow Wine Puglia, in qualità di presente del gruppo di assaggio composto da Paolo Bargelloni, Antonio Muci,Andrea Gabbrielli, Francesco Zompì, Alberto Lupini, Maurizo Gily, Ernico Malgi, Alfredo Pinto Enoteca, Chiara Giorleo, Maurizio Valeriani, Giacomo Manzo, Angelo Peretti, Giuseppe Barretta e Manuela Laiacona, ha premiato Colli del Mancuso Riserva 2010, Cirò Doc di Ippolito 1845, Rosso Classico Superiore 2011, Cirò Dop di Cote Di Franze.

Nella categoria dedicata al Magliocco la giuria internazionale ha riconosciuto vincitori il Magliocco Pollino 2012, Terre di Cosenza Pollino Dop di Tenute Ferrocinto e Cariglio 2012, Calabria Igp di Tenuta Terre Nobili, mentre Magno Megonio 2011, Val di Neto Igp di Librandi e Magliocco Pollino 2012, Terre di Cosenza Pollino Dop di Tenute Ferrocinto sono stati premiati dalla giuria nazionale.

Tutto calabrese il podio della giuria internazionale per lacategoria Misto Rosati del Sud che vede ex aequoGranatu 2012, Calabria Igp di Casa Comercia e Don Fili 2011, Terre di Cosenza Dop di Serracavallo, seguiti daPuntalice, Cirò Dop di Senatore vini; così come per la giuria nazionale che ha riconosciuto sul gradino più alto del podio Grayasusi rame 2013, Val di Neto Igt dell’azienda Ceraudo seguito dall’ex aequo composto da Calastrazza 2013, Val di Neto Igt de La Pizzuta del Principe e Granatu 2012, Calabria Igp di Casa Comerci.

Tutte le aziende premiate sono state rappresentate dalle loro produzioni vincitrici del concorso nella cena svolta a margine della conferenza stampa di presentazione delle guide presso il ristorante Bufi a Molfetta, realizzata da chef e pizzaioli pugliesi.

Nella foto Nicodemo Librandi dalla guida RADICI WINES

10/12/14

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