Si è costituito in data odierna, presso la Camera di Commercio di Cosenza, il “Consorzio di tutela dei vini Terre di Cosenza DOP”, al termine di un’assemblea alla quale hanno partecipato numerose aziende vitivinicole della provincia.

A far parte del Consiglio di Amministrazione sono stati eletti:

Luigi Nola della Campoverde agricola SpA, Mauro Colacino della Colacino Wines, Ippolito Spadafora delle Cantine Spadafora, Pier Giorgio Falvo della Masseria Falvo 1727, Demetrio Stancati dell’az. Agricola Serracavallo, Pierfrancesco Giraldi delle cantine Giraldi&Giraldi, Maurizio Bisconte della Feudo dei Sanseverino, Cataldo Maio dell’az. Agr. Piana di Sibari, Pierluigi Carci dell’az. Agr. Donnici ’99.

Il Consiglio di Amministrazione, con voto unanime, ha eletto alla presidenza, Demetrio Stancati, dell’azienda Serracavallo.

La costituzione del Consorzio di Tutela rappresenta una tappa importante di un percorso di miglioramento qualitativo e di valorizzazione delle produzioni viticole del territorio, che i viticoltori cosentini hanno iniziato da circa un decennio, recuperando tradizioni viticole che le Terre di Cosenza vantano da secoli.

Aree storiche quali Donnici, Verbicaro, Pollino, San Vito di Luzzi e Savuto, insieme alle emergenti zone delle Colline del Crati, Esaro e Condoleo si sono riunite sotto la Denominazione Terre di Cosenza per affermare sui mercati locali e internazionali i vini di Magliocco Dolce e dei numerosi altri vitigni autoctoni presenti nei vigneti dello straordinario territorio cosentino.

Il neo eletto presidente Demetrio Stancati, nel corso del suo primo intervento all’assemblea dei soci, ha ringraziato l’organizzazione professionale agricola per il supporto garantito in tutte le fasi della costituzione e si è soffermato sull’importante ruolo giocato nella stessa direzione dalla Camera di Commercio di Cosenza, che ospiterà la sede legale dello stesso Consorzio, dicendosi, altresì, convinto che le aziende cosentine siano ormai in grado di entrare a pieno titolo nel novero delle eccellenze enologiche italiane e che il Consorzio sarà lo strumento fondamentale per il conseguimento di questo obiettivo.

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