Nelle ultime ore la rete è stata scossa da una polemica sollevata da Gianluca Ippolito della Ippolito 1845, azienda storica del territorio. Il motivo nasce dalla scelta dell’amministrazione comunale di destinare un terreno in località Feudo, zona storica, molto vocata per la produzione di uva da vino e paesaggisticamente straordinaria, alla costruzione di un’oasi canina.

La denuncia, con tanto di foto (di cui ne riportiamo una fatta da Ippolito), ha subito acceso un vespaio e ha generato decine e decine di commenti del “popolo della rete”.

Poi, dopo la denuncia, lo stesso Gianluca Ippolito ha pensato bene di lanciare una proposta: impiantare una vigna social e condivisa tra produttori, al posto dell’oasi canina che, a nostro modesto parere rimane un progetto valido (le oasi se fatte bene e funzionanti sono un’opportunità – sia per il benessere degli animali che per le comunità che le costruiscono).

Ma la proposta della vigna social, per il nostro modo di vedere le cose, in questo caso, vince. Assai. Per l’oasi canina si può trovare un altro luogo e magari finanziarla con gli introiti genarati dalla vendita del vino della vigna social.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui