L’azienda Donatella Cinelli Colombini di Montalcino, da 16 anni assegna il CASATO PRIME DONNE (dal nome di una delle tenute) un premio che onora le donne, la scienza vitivinicola, la fotografia e il giornalismo; un premio chi divulga il territorio di Montalcino e i suoi vini. Il principale riconoscimento viene assegnato a donne che hanno valorizzato la presenza femminile nella società e nel lavoro.

Quest’anno la vincitrice è Sandra Savaglio, astrofisica cosentina.

Il Premio Casato Prime Donne, che verrà consegnato domenica 14 settembre a Montalcino, ha scelto anche quest’anno un personaggio capace di segnare e cambiare il profilo femminile e dare un esempio ai tanti “cervelli” emigrati all’estero. Dopo astronaute, artiste, sindache minacciate dalla criminalità e sportive, l’astrofisica Sandra Savaglio che ha scelto di rientrare in Calabria dopo 23 anni durante i quali ha lavorato usando i maggiori telescopi del pianeta.

47 anni, sportiva, giramondo, innamorata del cosmo, ha grinta e capacità di comunicare. Nel 2004 il “Time” dedicò a Sandra Savaglio la copertina e un titolo emblematico “How Europe lost its science stars” proponendola a simbolo della fuga dei cervelli. Oggi la stessa studiosa viene proposta dal Premio Casato Prime Donne come ”esempio delle donne che scelgono di scommettere sul futuro dell’Italia e tornano per costruirlo”, sottolinea la giuria composta da Francesca Cinelli Colombini (presidente), Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione.

Sandra Savaglio, in qualità di autrice o coautrice, vanta oltre centosessanta pubblicazioni nelle più prestigiose riviste scientifiche internazionali, come Nature e Astrophysical Journal.

Ha appena lasciato, dopo più di otto anni, il Max-Planck Institute di Garching in Germania dove è stata Fellow e Senior Research Scientist e in precedenza è stata allo Space Telescope Science Institute di Baltimora negli Stati Uniti e prima ancora, dal settembre 2001 a febbraio 2006, presso la John Hopkins University della stessa città. Non c’è solo l’astrofisica nei suoi interessi ma anche l’impegno civile; nel 2006 pubblica insieme a Mario Caligiuri un libro-denuncia sul mondo della ricerca in Italia.

”E’ questo desiderio di rinascere dalla crisi e di usare le risorse endogene per ripartire, che il Premio Casato Prime Donne ha visto in Sandra Savaglio e che propone come esempio e stimolo all’universo femminile” si legge nelle motivazioni al premio.

FONTE ANSA

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