La settima edizione di Calici d’oro, kermesse dedicata alle aziende e ai vini vincitori del Concorso Enologico Internazionale di Città del vino, scrive una nuova pagina di successi dell’enologia della Calabria.

Le cinque etichette da Gran medaglie d’oro, 5 d’oro e 2 d’argento segnano un medagliere ricco e prezioso che la balzare la Calabria al secondo posto tra le regioni partecipanti certificando un settore dinamico, in crescita ed in piena evoluzione per vitigni, numero e tipologie d’aziende, storiche e giovani, al femminile con nuovi vini e nuove aree viticole. Presenti nella serata le aziende e i vini in degustazione :le  due GMO ai vini Mastro Terenzio 2011 e Moscato Passito al Governo di Saracena del Feudo dei Sanseverino di Roberto Bisconte, ad Aurum Deum Zibibbo Passito di Giovanna Artese, Rodolfo 2017 della Piacentini Societa Agricola, a Centocamere Passito 2019 del Barone Macrì. Le medaglie d’oro del’Greco di Bianco 2016 dell’Azienda Agricola Baccellieri, Don Fabrizio Anniversario 2017 e Donnanò dell’Az. Agr. Termine Grosso, Centocamere Rosé 2019 del Barone Macrì, Essenzo Rosso 2019 Brigante Vigneti & Cantina   e medaglia d’argento a Crete Del Falco 2018 di Termine Grosso.  Ed Infine la Grappa di Gaglioppo dell’azienda   Brigante.

 La consegna degli attestati da parte del Coordinatore di Città del vino, Francesco Paletta, si è tenuta nello scenario naturale delle Terme Caronte di Lamezia alla presenza degli imprenditori, degli enologi, di un pubblico di appassionati e wine lovers e di alcuni Sindaci dei territori viticoli premiati come il sindaco di Lattarico Antonella Blandi e Luigi Foresta Sindaco di Roccabernarda. 

 La serata organizzata dall’ ass. l’Albero della Vite, presieduto da Saveria Sesto, ha assunto non solo il significato di una degustazione di vini ma un momento e uno spazio di condivisione dei risultati, di incontro con le realtà aziendali rappresentando un patrimonio che deve diventare collettivo, condiviso e diffuso per la crescita culturale del vino.  Un’occasione anche per attribuire il Premio enologo Gianfranco Biondi,in segno di  gratitudine per l’eredita’  culturale enologica  che ci ha lasciato facendo crescere generazioni studiando e parlando di vino.

   Gli enologi designati sono gli autori dei vini da Gran Medaglie d’oro Fabio Mecca, Stefano Coppola, Antonio Zaffina e Piero Artuso ai quale la figlia dell’enologo, Antonella Biondi, ha consegnato in premio una foglia in ceramica di vite prodotta presso il laboratorio Concreta di Graziella Cantafio a Lamezia Terme.   

Altro significativo momento l’attribuzione del Premio Paolo Benvenuti, illuminato direttore di Città del vino, che e’ stato conferito a Raffaele Caparello, un viticultore custode e resiliente che haconservato e custodito nelle sue vigne le varietà del patrimonio ampelografico del lametino, dalla Prunesta, all’Uva del soldato, Magliocco, Greco nero, Zibibbo, Toccarino e continua con passione a piantare viti e a guardare al futuro pur ormai in pensione.

Saveria Sesto

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