• Radici del Sud 2024

    Radici del Sud 2024

    I migliori vini meridionali, quelli che saranno decretati nella XIX edizione di Radici del Sud, potranno essere degustati lunedì 10 giugno nel Castello di Sannicandro di Bari in occasione dell’edizione 2024 del Salone dei vini e degli oli del Sud Italia, appuntamento annuale che punta i riflettori internazionali sulla produzione vinicola di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    Sono circa cento i produttori che hanno confermato fino ad ora la loro partecipazione all’evento, iscrivendo i propri vini al concorso che da ben diciannove edizioni valorizza i vini e i vitigni autoctoni meridionali. Durante il Salone dei vini e degli oli del Sud Italia, che aprirà le porte al pubblico dalle ore 15:00, appassionati e operatori di settore potranno accedere ai banchi d’assaggio e incontrare i produttori, mentre nel corso della festa conclusiva, alle ore 20:00 nelle sale del Castello di Sannicandro di Bari, le etichette vincitrici del concorso saranno in libera degustazione per tutta la serata.

    I vincitori, selezionati durante il XIX concorso di Radici del Sud, saranno annunciati già in mattinata, alle ore 11:00, nella conferenza che darà il via all’ultima giornata dell’evento, ma la selezione sarà frutto del lavoro di ben due giorni per i giudici internazionali, che si riuniranno intorno ai tavoli sabato 8 e domenica 9 giugno. Due saranno le giurie che avranno il compito di giudicare i vini in concorso, formate da giornalisti ed esperti italiani e stranieri; oltre cinquanta, invece, le categorie di vini da vitigni autoctoni ammessi in concorso. Nell’occasione saranno designati anche i tre vini biologici più apprezzati dalle due giurie. Presidenti di giuria saranno quattro giornalisti esperti, ospiti già noti delle passate edizioni di Radici del Sud: Richard Baudains, storica firma di Decanter, Maurizio Valeriani, direttore responsabile della testata giornalistica vinodabere.it e collaboratore di prestigiose guide nel mondo del vino e della gastronomia, Anthony Rose, noto giornalista che vanta numerose collaborazioni con importanti testate di settore fra cui Decanter Magazine, e Franco Santini, esperto giornalista enogastronomico che scrive di vino su varie testate, tra cui L’AcquaBuona. Ad affiancarli in giuria ci saranno altre firme di rinomate pubblicazioni: Anders Levander (Svezia), Katarina Andersson (Italia), Christopher Walkey (Regno Unito), Luca Matarazzo (Italia), Michaela Morris (Canada), Mona Haugen-Kind (Norvegia), Paul Howard (Regno Unito), Raffaele Mosca (Italia), Jason Miller (Regno Unito). Faranno parte delle giurie anche una delegazione di enotecari dei circuiti Vinarius e AEPI: Andrea Gaviglio, Fabrizio Fucile, Filippo Gastaldi e Mirco Carraretto

    Nelle stesse giornate dedicate al concorso, i produttori potranno presentare i propri vini negli incontri B2B con i buyers internazionali. Gli importatori di fama mondiale che giungeranno in Puglia per esplorare e scoprire le ricchezze vinicole autoctone del Sud Italia saranno: Anthony Laroche (Francia), Ben Robson (Regno Unito), Fernando Zamboni (Brasile), Inese Vicupa (Lettonia), Jelena Sakic (Belgio), Joakim Jensen (Danimarca), Jung Yong Cho (Corea del Sud), Knut Håvard Jøllanger (Norvegia), Kristine Mansuy (Canada), Mehmet Adanir (Danimarca), Peter Bjerregaard (Danimarca), Tuan Nguyen Duy (Vietnam), Young Shi (Regno Unito).

    Confermata anche la presenza degli enologi dell’Associazione Assoenologi e dei ricercatori del CREA, mentre le degustazioni saranno affidate come di consueto all’Associazione AIS.

    Dal 5 al 10 giugno 2024, Radici del Sud promuoverà qualità e valore della produzione vinicola delle regioni meridionali italiane, raccontando le storie dei produttori e il loro legame con il territorio, ma dedicando anche importanti momenti di approfondimento culturale su temi di attualità legati alla tutela delle vigne, alle tecniche di produzione, alla promozione e al turismo enogastronomico.

    Radici del Sud è un evento a cura di Propapilla – tourism wine&food, quest’anno organizzato in collaborazione con Assoenologi (Organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo), AEPI (Associazione Enotecari Professionisti Italiani), Vinarius (Associazione Enoteche italiane) e AIS Puglia (Associazione Italiana Sommelier Puglia), con il patrocinio del Comune di Sannicandro di Bari.

    Tutte le informazioni sull’evento in generale e sulle modalità di partecipazione alla giornata conclusiva sono disponibili sul sito www.radicidelsud.it e sulle pagine social ufficiali dell’evento.

    Le cantine, i frantoi, gli artigiani e i cuochi presenti il 10 giugno al salone aperto al pubblico: https://lc.cx/fVnyJy 

    Form di partecipazione per produttori, operatori, stampa e pubblicohttps://lc.cx/xhvOa6

    Tutte le aziende della XIX edizione: https://lc.cx/IoTTeb 

    I giornalisti nazionali ed internazionali, gli importatori e le enoteche ospiti della XIX edizionehttps://lc.cx/Q65S31 

    Acquista il tuo ticket: https://lc.cx/t6ywkg 

  • Perullo sul gusto irregolare e l’arte del sentire il vino a Cosenza

    Perullo sul gusto irregolare e l’arte del sentire il vino a Cosenza

    Il filosofo Nicola Perullo, nuovo rettore di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, a Cosenza per un evento imperdibile

    Nicola Perullo – filosofo, scrittore, professore di Estetica e nuovo Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra) – UniSg – sarà a Cosenza il 17 maggio 2024 per una serata di approfondimento sull’esperienza gusto-olfattiva dal titolo: “Sul Gusto Irregolare e l’Arte di Sentire il vino”.

    iscriviti

    Durante l’incontro Perullo, che ai temi del gusto ha dedicato gran parte della attività di ricerca e di scrittura ma anche tutta la sua esperienza di appassionato gastronomo e assaggiatore di vini, guiderà l’assaggio coperto (alla cieca) di sei vini internazionali rari e sorprendenti (di cui due calabresi) attraverso esercizi di immaginazione emotiva, assaggi riflessivi e altre modalità irrituali di degustazione.

    A partire dal momento concreto dell’assaggio più generalmente si proverà a rispondere ad alcune domande sul tema della percezione sensoriale, sul suo valore e sulla sua pregnanza estetica in un momento in cui di gusto ed esperienze gastronomiche si parla in modo sempre più pervasivo e diffuso, forse troppo.

    In particolare si ragionerà sui temi seguenti:

    Che cos’è il gusto? E che cosa intendiamo quando diciamo di qualcosa che è buono? Esiste in questo campo, dominato dai sensi, qualcosa come un “buono universale” su cui possiamo essere tutti d’accordo? Oppure tutto in questo campo è soggettivo e ogni interrogarci è vano e privo di un approdo? E ancora,  che cos’è la Qualità di cui tanto si parla a proposito (ma anche a sproposito) del cibo e dei vini? E quando usiamo espressioni un po’ abusate come eccellenza gastronomica a che cosa ci riferiamo? A  qualcosa di univoco, a qualcosa di reale o stiamo usando solo un’espressione di quel marketing gastronomico che ha letteralmente invaso le nostre vite?

    Sono domande che riguardano l’intero universo gastronomico ma soprattutto il settore del vino dove alcune tendenze emergenti come quella dei “vini naturali”, “ancestrali” o comunque atipici sembra mettere in crisi i modelli tradizionali di assaggio e di valutazione.

    Sono domande inoltre che non solo mettono in questione gli “oggetti” del nostro sentire – cibo, vino o altro – ma la modalità stessa dell’assaggio, la sua finalità, la sua espressione e quindi noi stessi. D’altra parte il termine de-gustazione indica il parlare intorno all’atto del gustare, l’interrogarsi su ciò che stiamo sentendo ma necessariamente anche su noi stessi, sui nostri sensi, sulle situazioni in cui il nostro sentire avviene, sulle emozioni che lo condizionano o fors’anche lo determinano.

    Siamo davvero un soggetto puro, de-situazionato e intento a riconoscere le qualità oggettive di ciò che andiamo assaggiando come sottende la degustazione fondata sul modello del riconoscimento di aromi e di valutazione di equilibrio tra sostanze dolci, acide e amare? O siamo invece sempre coinvolti in una situazione emotiva che orienta e “colora” sentimentalmente gli atti percettivi e l’esperienza gusto-olfattiva  è struttura relazionale in cui il latto soggettivo e oggettivo della relazione si intrecciano condizionandosi vicendevolmente fin quasi a confondersi?

    L’incontro è organizzato dalla Gufaia di Eugenio Muzzillo, Presidente dei VAC – Vignaioli dell’Alta Calabria e titolare dell’azienda agricola Terre del Gufo con la collaborazione di Angela Sposato, gastronoma e redattrice della guida Slow Wine e di altre importanti pubblicazioni d settore.

    IL BIGLIETTO SOLO SU EVENTBRITE clicca qua

    nicola perullo – foto dal web

    *Nicola Perullo è filosofo, scrittore e accademico. Professore ordinario di Estetica e Rettore di nuova nomina  all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è autore di molti lavori tra filosofia del cibo, estetica della percezione gustativa ed ecologia. Tra i suoi ultimi libri: “Il gusto come esperienza. Saggio di filosofia e estetica del cibo” (2012), “La cucina è arte? Filosofia della passione culinaria” (2013), “Epistenologia. Il vino e la creatività del tatto” (2016), “Ecologia della vita come corrispondenza. Frammenti per la spoliazione del senso” (2017), “Il gusto non è un senso ma un compito” (2018), “Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente” (2020), “L’Altro Gusto, per un’estetica dell’esperienza gustativa” 2021; “Scritti gastronomici Corsari” e altri saggi sulla consapevolezza del gusto. Ha curato e tradotto numerosi libri di autori internazionali tra cui Tim Ingold, Carolyn Korsmeyer e Kennet Liberman; è autore di numerosi saggi  e svolge un’intensa attività didattica nel campo dell’estetica gastronomica e della percezione gustativa.

    locandina dell’evento

  • A Soverato la seconda edizione di VAF – Vivendu Artigiani in Fiera

    A Soverato la seconda edizione di VAF – Vivendu Artigiani in Fiera

    Il VAF 2024 andrà in scena il 28 e il 29 aprile presso il Palascoppa di Soverato, con ingressi dalle 11:00 alle 19:00 il primo giorno e dalle 11:00 alle 16:00 il secondo.

    VAF, acronimo di “Vivendu Artigiani in Fiera”, rappresenta un evento rivoluzionario nel settore vinicolo calabrese. Nato da una conversazione tra amici nel 2022 a Soverato, questa fiera si prefigge di elevare la cultura del bere consapevole e di qualità. L’iniziativa, ideata da Antonio Cristofaro, Pietro Abruzzo, Serena Merlino e Teodoro Sgro, ha visto la sua prima edizione nel 2023 e continua a crescere, grazie all’entusiasmo e al supporto della comunità locale.

    La fiera sta diventando è un appuntamento immancabile per gli amanti del vino e per le aziende che mantengono elevati standard qualitativi e si prefiggono di lavorare con un approccio artigianale.

    Oltre ai banchi d’assaggio l’evento propone 2 momenti di approfondimento: una degustazione tenuta da Matteo Gallello il 28 aprile, dal titolo “AFFINITÀ – DIVERGENZE – il mantonico si confronta con i bianchi mediterranei” e l’altra il 29 aprile organizzata con la redazione regionale di Slow Wine che propone una masterclass dedicata a “La personalità del vino”.

    Durante la 2 giorni sarà possibile rifocillarsi con i panini di “Bestie Calabresi Selvaggi” di Paolo Bressi e le unconventional pizze di “Lallo” di Francesco Fratto e Fabio Vono.

    Di seguito, l’elenco delle aziende che parteciperanno all’evento:

    • ‘A Vita
    • 2vite
    • Altomonte
    • Arteteke
    • Aspromonte Vini
    • Barbaglia E Malga Ribelle
    • Barone
    • Cantina Guccione
    • Cantina Rizzo
    • Cantine Dell’angelo
    • Carlomagno
    • Casa Comerci
    • Cerminara
    • Creta Paglia
    • Dell’aera Vigneti E Cantina
    • Dell’aquila
    • Fezzigna
    • Gianni Lonetti
    • Giuseppe Calabrese
    • Insolente
    • Jerax
    • Korsic
    • L’acino
    • Luca’
    • Masicei
    • Masseria Petrella
    • Menat
    • Nasciri
    • Origine & Identità Mario Romano
    • Oscar Bissinger
    • Petracavallo
    • Pierini&Brugi
    • Regina Sant’angelo
    • Rocco Di Carpeneto
    • Sarfati
    • Sebastiano Petrilli
    • Sergio Arcuri
    • Tenuta Del Conte
    • Tenuta Fornace
    • Tenute Paese
    • Torre Rivera
    • Traclò
    • Vigneti Vumbaca
    • Vincenzo Nardone
    • Vini Scirto

    Biglietti in prevendita a 20€ su Eventbrite e a 25€ direttamente in fiera. Oltre all’accesso all’evento, il biglietto permette di partecipare a degustazioni illimitate di vini e di esplorare gli stand delle diverse aziende presenti.

    ACQUISTA

    Per informazioni e prenotazioni, è possibile contattare l’organizzazione al numero 3282821508, inviare una mail a v.a.f.vivenduinfiera@gmail.com, o visitare la pagina Instagram ufficiale dell’evento.

  • Il vinitaly calabrese 2024, nei dettagli

    Il vinitaly calabrese 2024, nei dettagli

    70 cantine calabresi e 10 liquorifici in unico spazio espositivo, riunite per la prima volta insieme (1.400 mq. al Padiglione 12) e un ricco calendario d’eventi che comincia già dal venerdì sera con Vinitaly in the City, in piazza dei Signori (ore 21,15), battesimo con il “Sarafine Live Set“.

    Da domenica, in fiera di Verona, un fitto programma di appuntamenti curato dalla Regione Calabria e da Arsac (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) in collaborazione con i Consorzi di Tutela Vini e il Consorzio Olio di Calabria Igp.

    Il calendario aggiornato e le prenotazioni online fino a esaurimento posti dalle pagine web https://bit.ly/m/vinitalycalabria 

    DEGUSTAZIONI VINO

    per la lista delle degustazioni durante il Vinitaly e il modulo per prenotarsi clicca qua

    AZIENDE VINO E LIQUORI (posizioni)

    • 24        ‘A Vita
    • 44 Amorè
    • 30        Antichi Vigneti Sculco
    • 14        Antonella Lombardo
    • 55        Azienda Agricola Altomonte
    • 53        Azienda Agricola Viglianti
    • 49        Azienda Vinicola Malaspina
    • 54        Baccellieri
    • 12        Barone G.R. Macrì
    • 16        Baroni Capoano
    • 50        Brancati
    • 9          Brigante Vigneti & Cantina
    • 17        Brigha Società Agricola
    • 37        Caffo
    • 4          Cantina Campana
    • 51        Cantina Visalli
    • 79        Cantine Benvenuto
    • 6          Cantine Bruni
    • 52        Cantine Caccamo
    • 10        Cantine De Mare
    • 28        Cantine Greco
    • 21        Cantine Lavorata
    • 66        Cantine Lento
    • 61        Cantine Viola
    • 81        Caparra & Siciliani
    • 58        Casa Comerci
    • 32        Casa Vinicola Gialdino
    • 25        Cataldo Calabretta
    • 64        Ceraudo
    • 77        Colacino Wines
    • 13        Criserà
    • 59        Dell’Aera Vigneti e Cantina
    • 78        Diana
    • 29        Du Cropio
    • 5          Enotria
    • 15        Ferrocinto
    • 34        Feudo dei Sanseverino
    • 72        Feudo della Sagitta
    • 57        Feudo Gagliardi
    • 33        Feudo Liguori
    • 7          Francesco Malena
    • 67        Giraldi & Giraldi
    • 48        Grutteria
    • 46        Infusi di Calabria
    • 62        Ippolito 1845
    • 47        Juvat
    • 36        Kephas
    • 3          La Pizzuta del Principe
    • 45        La Spina Santa
    • 71        Le Conche
    • 65        Librandi
    • 41        Liquorificio sila
    • 35        Magna Graecia
    • 69        Masseria Falvo 1727
    • 11        Nesci
    • 38        Perla di Calabria
    • 60        Poderi Marini
    • 40        Qual’Italy
    • 39        Rupes
    • 8          Russo & Longo
    • 27        Salvatore Caparra
    • 82        Scala
    • 42        Senatore
    • 22        Sergio Arcuri
    • 68        Serracavallo
    • 74        Serragiumenta
    • 43        Spadafora 1915
    • 73        Spiriti Ebbri
    • 76        Sposato
    • 63        Statti
    • 75        Tenuta del Castello
    • 26        Tenuta del Conte
    • 56        Tenuta Regina di Sant’Angelo
    • 80        Termine Grosso Vigneti e Cantna
    • 70        Terre di Balbia
    • 2          Tramontana
    • 31        Vigneti Ferraro
    • 23        Vigneti Vumbaca
    • 1          Zagarella
    • 83        Zito

    RAI

    La 4 giorni del Vinitaly sarà accompagnata da alcune trasmissioni di punta della Rai che trasmetterà dallo stand della regione, con uno studio allestito per l’occasione: Isoradio, Le Casellanti, Non è un paese per giovani e Io Chiara e il green.

    CLAIM

    Dove tutto è cominciato

    Nell’Età del Bronzo in Calabria era già attestata una civiltà enoica avanzata. Ancora prima della grande colonizzazione achea, intorno al 1300 a.C., si apriva una strada alle innovazioni e si dava vita ad uno sviluppo agricolo eccezionale, in particolare vitivinicolo.

    Nella successiva età del ferro, fin dagli albori del I millennio, gli Enotri furono tra i maggiori esperti nella coltivazione della vite, abilissimi utilizzatori del palo secco come tutore. Tanto che al palo secco (oinotron) e all’uso stesso del vino, le fonti antiche legano l’etimologia di Enotria/Enotri, da Oinos-Oinotrìa- Oinotroì.

    Ma è con l’innesto della Magna Grecia su questo background culturale che si avvia uno dei capitoli più vivaci e importanti della lunga storia del vino occidentale.

    La Calabria diventa la risultante di fattori unici. Occupa una posizione di preminenza nello scenario vitivinicolo nel cuore del Mediterraneo, in termini commerciali e di progresso tecnologico.

    Terra fortunata di contaminazioni, “nursery” dei maggiori e più celebri vitigni antichi, alcuni dei quali prodotti ancora adesso, la Calabria gioca un ruolo centrale all’origine della civiltà enologica d’Italia, e all’origine dell’Italia stessa, che secondo Aristotele deve il proprio nome a Italo, re degli Enotri.

    Oggi, la Calabria del vino sta arricchendo con vigore e consapevolezza l’eredità del passato. Ha riscoperto l’orgoglio della propria identità, ha messo a dimora un ritrovato amore per le sue origini con slancio contemporaneo. Sensibilità e visioni sono in fermento. Una nuova era è in divenire.

    VISUAL E ALLESTIMENTO

    art director Gianluca Damaso – content strategy Manuela Laiacona

    Il concept e la realizzazione del progetto di comunicazione è a cura dello studio Gagliardi Associati: “Illustrazioni dedicate e inedita, con un tratto “senza tempo”, di alto profilo evocativo delle raffigurazioni scientifico/botaniche degli erbari ottocenteschi. Il concept grafico così congegnato vuole rafforzare gli item caratterizzanti il mondo del vino calabrese, mettendo in primo piano la storicità e il valore culturale del fare vino in Calabria, un rimando al passato ma con una proiezione alla contemporaneità vista l’affermazione e il riscontro della Renaissance regionale.”

    Il progetto espositivo realizzato da Verona Fiera per la Regione Calabria è dell’architetto Salvatore J. Campanella.

    RISTORANTE

    Lo stand è dotato di un ristorante per accogliere stampa, buyers e rappresentanti delle istituzioni. A cucinare saranno Caterina Ceraudo, Armando Codispoti, Federica Di Lieto.

    Domenica 14
    Caterina Ceraudo, Ristorante Dattilo *Michelin
    Il Tartufo di Calabria
    Uovo pochè, asparagi, guanciale croccante e tartufo
    Gnocchetto di patate, latte e tartufo 

    Dal Pollino alle Serre, la Calabria è terra di tartufo pregiato nero. Negli ultimi anni, grazie alla consapevolezza del valore di questo fungo ipogeo, si sta affermando come prodotto identitario della cucina regionale.

    Caterina Ceraudo guida il ristorante nel cuore dell’azienda agricola di famiglia a Dattilo. Laureata in enologia, si è dedicata da subito alla cucina ottenendo in breve tempo importanti riconoscimenti.

    Lunedì 15
    Armando Codispoti, Ristorante Levante in Franciacorta
    Le meze
    Hummus di ceci con nocciole tonde calabresi tostate, olio extra vergine Calabria Igp, Cipolla Rossa di Tropea IGP
    Insalata russa con ventresca di tonno olive e peperoni arrostiti
    Yogurt greco con tahina, limone di Rocca Imperiale Igp, mandorle tostate e riduzione di melograno

    Le meze (o mezze) sono antipasti, prevalentemente cremosi, tipici della cucina del  Mediterraneo orientale. Interpretati con i prodotti della Calabria, sono un tributo all’intreccio di dominazioni, scambi e culture che nel corso dei secoli hanno interessato la regione. 

    Armando Codispoti, dopo l’Alberghiero a Soverato e l’Alma di Gualtiero Marchesi si sposta a Londra dove tra le tante esperienze c’è anche il Maze di Gordon Ramsay come Senior Sous Chef. Ha lavorato e studiato in più di 40 paesi al mondo prima di approdare in Franciacorta dove si concretizza il suo percorso di coscienza e conoscenza.

    Martedì 16
    Federica Di Lieto, Personal chef
    Il desco contadino
    Poverello bianco, Cipolla Rossa di Tropea IGP, melassa di fico di Cosenza Dop, caprino.
    Focaccia di ‘nchiampara
    Cavatelli, baccalà, peperoni, olive infornate

    La cucina calabrese è una cucina di orto, di cortile e alimurgica nata su necessità e fame. Ha una forte connotazione campestre e rispecchia la ricchezza della biodiversità dei suoi innumerevoli habitat. 

    Federica Di Lieto è un ingegnere e un’atleta approdata al mondo della cucina con grande successo dopo la partecipazione a Masterchef 10.  I suoi piatti sono frutto di contaminazioni di culture, memorie, esperienze di viaggio. 

    PRODUZIONE

    Il progetto è coordinato e sviluppato dalla Regione Calabria e da Arsac (Agenzia Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese) in collaborazione con i Consorzi di Tutela Vini e il Consorzio Olio di Calabria Igp.

    PALINSESTO VINO

    prenotazioni a questo link clicca

    DOMENICA 14

    ore 10.30
    IL CIRÒ SECONDO LUCA prenotazioni a questo link clicca
    Un viaggio nella storica denominazione del Cirò con Luca Gardini, The wine kille editor Gardininots.com, Best Italy wine critic of the world 2022, Curatore della Guida ai vini de L ’Espresso

    ore 12:00
    VERTICALI DI VERTICALE prenotazioni a questo link clicca
    Matteo Gallello e Jacopo Cossater, fondatori del magazine indipendente Verticale, alle prese con una speciale degustazione in più annate di due vini calabresi

    ore 17:00
    DECANTO
    (ingresso liber)
    Consegna degli attestati “Tre cavatappi” della guida “Untold – Quello che non è ancora stato detto del vino”

    LUNEDÌ 15

    ore 10.30
    KORALE, LE DONNE DEL VINO CALABRESE CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (ingresso libero)
    con Chiara Giannotti, Vino Tv e le socie della Delegazione Calabria Associazione Nazionale Le Donne del Vino

    ore 12.00
    DAL POLLINO ALLA SILA, DA SIBARYS A LAOS prenotazioni a questo link clicca
    I vini del Terre di Cosenza

    Giuseppe Carrus, Gambero Rosso, dialoga con Guglielmo Gigliotti, Radio Food

    ore 14.45
    I SUONI DEL VINO (ingresso libero)
    Assaggi, dialoghi e musica con il cantautore Dario Brunori, Massimo Cervelli e Tommaso Labate, giornalisti Radio Rai

    ore 15.30
    ESERCIZI SPIRITUALI PER IL VINO CALABRESE prenotazioni a questo link clicca
    Angelo Peretti, scrittore e direttore Internet Gourmet, dialoga con Alessandra Molinaro, Slow Wine Calabria

    ore 16.30
    BOLLIZINE 2024, LA PRIMA GUIDA ALL’ANALISI ACUSTICA DEL PERLAGE (ingresso libero)
    di e con Tommaso Caporale, partecipano Sara Vitali, Cinquesensi editore, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Gianluca Gallo, Assessore Agricoltura Regione Calabria, Andrea Radic, giornalista

    MARTEDÌ 16

    ore 10.30
    I VINI E GLI EXTRAVERGINI DELLA CALABRIA. LA GUIDA DEI SOMMELIER AIS (ingresso libero)
    Presentazione della guida con Sandro Camilli, Presidente AIS Italia, Antonio Fusco, Presidente AIS Calabria, Gianfranco Manfredi, giornalista e Maria Rosaria Romano, Responsabile formazione AIS Calabria

    ore 12.00

    LA LEGGEREZZA • LA LEZIONE AMERICANA DI ITALO CALVINO E IL VINO CALABRESE prenotazioni a questo link clicca
    con Francesca Ciancio, giornalista enogastronomica

    Ore 14.00
    VIGNAIOLI CUSTODI DEL TERRITORIO (ingresso libero)
    A cura di FIVI CALABRIA
    Incontro tra i vignaioli e l’Assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo sul disegno di legge che prevede il riconoscimento della figura dell’agricoltore custode dell’ambiente e del territorio

    ore 15.00
    CALABRIA ULTRA prenotazioni a questo link clicca
    Da Bivongi a Reggio Calabria
    Luciano Pignataro, Il Mattino e 50 Top Italy, dialoga con Giovanna Pizzi, enogastronoma

    ore 16.30

    IL “MEDITERRANEO ALTERNATIVO” COME DRIVER DI CONSUMO SUL MERCATO AMERICANO (ingresso libero)
    Talk con Danielle Callegari, Wine Enthusiast, Jeff Porter, Sip Trip e Claire Hennessy, Claire’s Italy


    ore 19:00
    DEGUSTAZIONE VINI CONSORZIO BIVONGI DOC (su invito)
    Casa Mazzanti – Piazza Erbe

    MERCOLEDÌ 17
    ore 11.30
    SPIRITI CALABRI (ingresso libero)
    Omaggio alla tradizione liquoristica calabrese
    con Francesco Bruno Fadda, giornalista gruppo GeDi e direttore Spirito Autoctono

    IL PROGRAMMA DETTAGLIATO QUA

  • La verticale di Giraldi & Giraldi

    La verticale di Giraldi & Giraldi

    di Saveria Sesto
    Non è storia comune che due studenti di ingegneria decidano di  interrompere il percorso universitario e si lascino  affascinare dal mondo del vino  realizzando  in un decennio il loro progetto di vita.

    Non è neanche comune che due gemelli,  Alessandro e Pierfrancesco Giraldi, intraprendano lo stesso percorso che li porta oggi a presentare  la prima verticale di Magliocco dolce ad un pubblico di wine lover, giornalisti ed autorità, esponendosi al giudizio dei presenti.

    A mettere in campo la serata presso la splendida villa Rendano è l’Accademia del Magliocco  presieduta  da Maurizio Rodighiero  che ha lanciato il progetto  “Viticoltori per passione – Giovani vignaioli crescono”, incentrato sul  Magliocco, vitigno autoctono  e caratterizzante la doc  delle Terre di Cosenza,  ma  teso anche a  valorizzare le esperienze di giovani vignaioli.

    In effetti i gemelli Giraldi di strada ne hanno fatto  da quando diciottenni studenti del Tecnico agrario, sulle orme del professore Mario Reda, giocando  a coltivare  un appezzamento  gettano il seme , anzi le barbatelle, di un primo vigneto che  darà  i primi grappoli e le prime vinificazioni.

    Tutta farina del loro sacco con alle spalle l’unico vigile finanziatore, il padre Francesco che asseconda l’idea dei gemelli con il sostegno della madre Giuliana alla quale viene dedicata l’etichetta del rosato .

    La verticale di Magliocco in purezza non è dunque una semplice degustazione di annate diverse  e a ritroso, ma è la  sintesi  di un racconto di vita  che  con emozione oggi ci offrono i Giraldi,  dall’approccio al vino alle conquiste giorno dopo giorno dalle vigne alla cantina .

    Le etichette registrano proprio questo percorso che si sussegue calice dopo calice, nelle annate 2021, 2019, 2017, 2015, 2013,  scoprendo  tonalità cangianti, bouquet e sensazioni gustative che il tempo modifica ed evolve via via, ma il nerbo robusto del Magliocco resiste, anche nell’annata 2013 .

    A condurre la serata  Valerio Caparelli e ad accompagnare la sequenza è la sommelier Francesca Oliverio che narra la degustazione  ed appassiona gli ospiti presenti. Alla degustazione in purezza,  alla fine si abbineranno i prodotti del territorio   accuratamente selezionati che faranno esaltare il Magliocco con il cibo , come è giusto che sia perché il vino si accompagna alle tipicità ma anche alla convivialità e in questa verticale si condensa un decennio di storia di uomini, donne , esperienze, tempi lenti e lunghi, difficoltà e sfide per realizzare i progetti dei  giovani  gemelli Giraldi.

  • A Perugia da AIS con il Magliocco dei VAC

    A Perugia da AIS con il Magliocco dei VAC

    Domenica 7 aprile 2024, la delegazione di Perugia organizza un evento dedicato al Magliocco dolce, un vitigno distintivo del cosentino. L’incontro si propone di esplorare le varie fasi evolutive che hanno caratterizzato il panorama vitivinicolo di questa varietà, evidenziando momenti chiave come la nascita delle prime denominazioni, la tradizione dell’autoproduzione familiare, l’evoluzione delle cantine sociali e il conseguente riconoscimento nel Registro Nazionale delle varietà di vite nel 2019.

    L’evento prevede la degustazione di 9 vini prodotti dai Vignaioli Autentici Calabresi (VAC), divisi tra 4 rosati e 5 rossi. Questa selezione mira a offrire una panoramica completa sulle caratteristiche del Magliocco dolce, indagandone la versatilità, l’adattabilità a diverse tecniche di vinificazione e affinamento, e la potenziale longevità.

    Tra i relatori che interverranno per discutere del Magliocco ci saranno Eugenio Muzzillo, presidente dell’Associazione Vignaioli dell’Alta Calabria, Pietro Marchi, presidente di AIS Umbria, Chiara Giorleo, sommelier e critica enogastronomica, e Vittorio Le Pera, sommelier e appassionato di viticoltura. L’obiettivo è fornire un quadro dettagliato del vitigno attraverso il confronto e la condivisione di esperienze tra esperti del settore.

    L’appuntamento è fissato presso l’Aula Magna dell’Università dei Sapori in via Fontivegge, 55 a Perugia, con inizio alle ore 17:30. La partecipazione all’evento richiede un contributo di €25 e, data la natura esclusiva dell’incontro, è necessario prenotarsi in anticipo. Le prenotazioni possono essere effettuate contattando Anna Chiara Baiocchi via email all’indirizzo annachiarabaiocchi@aisumbria.it o telefonicamente al numero +39 3661684175.

    Questo evento rappresenta un’occasione per approfondire la conoscenza del Magliocco dolce e del suo contesto vitivinicolo, attraverso una serie di degustazioni mirate e interventi di esperti del settore.

  • Vinitaly 24 – A Opera Wine la Calabria della cantina Ippolito di Cirò

    Vinitaly 24 – A Opera Wine la Calabria della cantina Ippolito di Cirò

    Il 13 aprile 2024, le Gallerie Mercatali di Verona diventeranno il palcoscenico su cui verrà celebrato l’evento esclusivo che apre il Vinitaly 2024: OperaWine. Giunto alla sua 13^ edizione, è organizzato in collaborazione con Wine Spectator, la prestigiosa rivista di settore a livello internazionale, e darà spazio a solo 131 cantine iconiche selezionate per rappresentare il meglio della produzione vinicola italiana.

    Per la Calabria è stata selezionata la azienda cirotana Ippolito, la più antica realtà calabrese, con oltre 170 anni di storia, guidata oggi da Vincenzo, Gianluca e Paolo Ippolito.

    da destra Paolo, Vincenzo e Gianluca Ippolito

    OperaWine 2024 offrirà ai suoi ospiti, una cerchia esclusiva di giornalisti, sommelier e professionisti del settore vinicolo internazionale (su invito), l’opportunità di degustare un assortimento eccezionale di vini: 99 rossi dominano la scena, affiancati da 22 bianchi, 8 sparkling e 2 vini dolci. Tra le cantine partecipanti, notiamo la presenza di tre nuovi produttori rispetto all’edizione 2023, e il ritorno di sei aziende dopo un anno di assenza.

    OperaWine 2024 si annuncia, dunque, come un evento imperdibile per chi desidera esplorare la profondità e la varietà dell’enologia italiana, in un contesto che celebra non solo il vino, ma anche la ricchezza culturale del nostro paese. Un appuntamento che sottolinea il legame indissolubile tra arte, cultura e le eccellenze enogastronomiche italiane, promettendo un’esperienza unica ai suoi partecipanti.

    Quest’anno, l’evento si fa portavoce di un tema di grande rilievo culturale, celebrando il riconoscimento della lirica come Patrimonio Immateriale dell’UNESCO. Un tributo che intreccia la maestosità della lirica con l’eccellenza del vino italiano, entrambi simboli di una cultura e di un savoir-faire che trovano nella città di Verona e nell’Arena Opera Festival i loro ambasciatori mondiali.

  • Al Cafè Odeon di Firenze si beve solo calabrese

    Al Cafè Odeon di Firenze si beve solo calabrese

    Grazie alla passione della chef Nadia Christina Tappen che guida il ristorante del progetto di Giunti in partnership con la Famiglia Ferragamo la proposta del momento è incentrata sulla cucina del Sud e la carta vini interamente dedicata alla Calabria

    La riapertura del Giunti Odeon a Firenze segna non solo il ritorno di una delle più prestigiose istituzioni culturali della città, ma anche l’avvio di una collaborazione straordinaria con partner di eccellenza come Giunti e Ferragamo. Questa sinergia ha dato vita a Cafè Odeon, un progetto che va ben oltre il semplice concetto di ristorazione, trasformandosi in un vero e proprio ponte culturale e gastronomico che nel menù appena inaugurato connette Firenze al Sud Italia e Firenze alla Calabria. La primavera al Giunti Odeon si annuncia quindi come un’occasione unica per celebrare la ricchezza culturale e enogastronomica del Sud.
    Nadia, per scelta e per passione, le è capitato un innamoramento: quello con il Sud d’Italia, e con la Calabria in particolare, come luogo denso di storia, di sovrapposizioni culturali e di incomparabili ricchezze gastronomiche e il frutto del suo amore si concretizza nella proposta del menu del Caffè Odeon che dirige. Il suo innamoramento per il sud traspare in ogni piatto proposto, da quelli ispirati alle tradizioni più antiche a creazioni innovative che fondono sapientemente gli elementi tipici della gastronomia meridionale.

    Nadia Christina Tappen

    La scelta di accompagnare questi piatti esclusivamente con vini calabresi è un’ulteriore testimonianza della passione della Chef. Dai rosati leggeri e fruttati ai robusti e complessi rossi ai dolci passiti ogni singolo piatto è abbinato ad un vino diverso.
    Il Caffè Odeon attraverso la sensibilità culinaria di Nadia Christina Tappen, si propone quindi come un luogo dove la cultura e il gusto si incontrano per celebrare la bellezza del Sud e della Calabria. L’esperienza offerta va oltre la semplice degustazione, diventando un atto di conoscenza e di apprezzamento verso una regione che, con la sua storia, le sue tradizioni e i suoi sapori, incanta e ispira. La chef Nadia Christina, con una selezione di vini che rende omaggio alla terra che l’ha stregata, invita i suoi ospiti a condividere questa passione, trasformando ogni pasto in un momento di pura magia.

    Questa primavera, il Giunti Odeon non è solo una meta per gli amanti della lettura, ma diventa un luogo di incontro imprescindibile per chi desidera esplorare la profondità e la varietà della cultura calabrese attraverso il linguaggio universale del cibo e del vino. Un’iniziativa che conferma il valore dei suoi illustri partner e la capacità di Firenze di essere, ancora una volta, crocevia di culture e gusti.

  • La Calabria al Paestum Wine Fest 24

    La Calabria al Paestum Wine Fest 24

    Il Paestum Wine Fest 2024, nella sua tredicesima edizione, inaugura una nuova era, estendendo il suo invito a un pubblico più ampio di professionisti e specialisti del settore, arricchito dalla presenza e dal sostegno di influenti opinion leader del mondo enologico. Con un programma sempre più ricco di approfondimenti sui trend di mercato e sulle evoluzioni dell’industria vitivinicola, l’evento si conferma un punto di riferimento per chi interpreta il business come una preziosa occasione di sviluppo e confronto.

    Quest’anno, il festival si arricchisce ulteriormente grazie all’introduzione di talk scientifici, masterclass e incontri esclusivi con cantine e distributori italiani di primo piano, nonché con aziende di spirits di alta gamma, delineando già le attese per l’edizione 2024. L’apertura sarà segnata dai “Monitor”, sessioni di comunicazione rinnovate sia nel formato che nei contenuti, che vedranno la partecipazione dei più stimati ambasciatori e divulgatori scientifici del settore.

    Il primo appuntamento per sabato 23 è con il tema “Vino e mercati, la percezione del Sud” (dalle ore 12.00 alle 13.30) moderato da Luciano Pignataro, , con gli interventi di Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Salvatore Geraci, Azienda agricola Palari, Nicola Matarazzo, economista ed esperto scientifico di settore, e Raffaele Librandi, presidente del Consorzio del Cirò e titolare dalla Librandi di Cirò Marina che interverrà sul tema Calabria nuova frontiera”.

    Nell’area destinata ai Walk Around Tasting saranno 5 le aziende calabresi che rappresenteranno il comparto regionale:
    Cantine Viola di Saracena
    Ferrocinto di Castrovillari
    Ippolito di Cirò Marina
    Librandi di Cirò Marina
    Statti di Lamezia Terma

    Info e biglietti www.paestumwinefest.it

  • Il Cirò al Pall Mall a Londra con la Revolution

    Il Cirò al Pall Mall a Londra con la Revolution

    L’innovativa alleanza di produttori nota come Cirò Revolution ha segnato un punto di svolta decisivo nel panorama vitivinicolo di Cirò e dell’intera Calabria, promuovendo un modello di collaborazione e innovazione produttiva che ha riscosso ampio consenso e che ora si consacra nel prestigioso evento “Cirò Revolution Day”, in programma il 19 marzo 2024 presso il 67 Pall Mall a Londra, il wine club più esclusivo e storico al mondo, con 100 anni di storia, che ha riunito intorno al progetto appassionati e professionisti de vino che possono godere di una carta vini imponente con oltre 1.000 vini al bicchiere e quasi 6.000 bottiglie in totale provenienti da 52 paesi del mondo e un prestigioso calendario di masterclass con esperti e sommelier.

    La Cirò Revolution ha dato una scossa vitale al sistema vitivinicolo locale, dimostrando che l’innovazione, unita al profondo rispetto per la tradizione e per il vitigno autoctono Gaglioppo, può generare vini di eccezionale qualità, capaci di raccontare la storia e l’unicità del loro terroir. Attraverso l’adozione di pratiche produttive sostenibili, che tengono conto dell’ambiente e della valorizzazione delle specificità varietali, la Cirò Revolution ha saputo reinterpretare in chiave moderna il patrimonio enologico cirotano, senza mai tradirne l’essenza.

    Il successo di questa iniziativa non si limita alla produzione di grandi vini, ma si estende all’aver instaurato una forma di collaborazione tra produttori che ha fatto scuola in tutta la Calabria e nel Sud Italia. Il modello Cirò Revolution ha infatti dimostrato come la cooperazione e la condivisione di conoscenze e risorse possano elevare l’intero settore, promuovendo una visione di crescita collettiva che supera la tradizionale competizione.

    All’evento “Cirò Revolution Day” a Londra, saranno presenti le aziende che hanno contribuito a questa trasformazione: A’ Vita, Cataldo Calabretta, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte, Vigneti Vumbaca, Fezzigna Vignaioli, Cerminara – Fratelli di Cirò, Dell’Aquila, Cote di Franze, Rocco Pirito e Gianni Lonetti. Sarà un’occasione unica per gli operatori del settore e la stampa internazionale di scoprire il potenziale del Cirò e di apprezzare la nobiltà del vitigno Gaglioppo anche attraverso una selezione di vecchie annate.

    Organizzato da Giusy Andreacchio, sommelier e broker calabrese di lunga esperienza nel mondo del vino a Londra, “Cirò Revolution Day” rappresenta non solo una celebrazione dei successi ottenuti ma anche un’ambizione condivisa di continuare a innovare, rispettando le radici e proiettando i vini di Cirò verso nuovi orizzonti internazionali.

    Le aziende

    • A’ Vita
    • Cataldo Calabretta
    • Cerminara – Fratelli di Cirò
    • Cote di Franze
    • Dell’Aquila
    • Fezzigna Vignaioli
    • Gianni Lonetti
    • Rocco Pirito
    • Sergio Arcuri
    • Tenuta del Conte
    • Vigneti Vumbaca
  • Cross delle Città del Vino calabresi nelle vigne di Librandi

    Cross delle Città del Vino calabresi nelle vigne di Librandi

    di Saveria Sesto
    Nel solco della lungimirante azione di Nicodemo Librandi che ha ricercato contaminazioni con tutti i settori per parlare di vino e di territorio la gara di Cross delle Città del vino della Calabria voluta dall’associazione L’Albero della vite  di Lamezia Terme in collaborazione con ASD Jure Sport di S. Giovanni in Fiore,  ha aperto lo scenario  dei vigneti e dell’intera Tenuta Rosaneti ad atleti, accompagnatori , tecnici e allenatori  per una giornata di sport e di  sana competizione.

    Il percorso di gara tracciato nei 250 ettari a vite e differenziato per le diverse categorie presenti, dai bambini esordienti ai ragazzi, cadetti, allievi, juniores e senior master maschili e femminili si è snodato in sentieri sali e scendi nelle vigne di Gaglioppo, Greco bianco e Magliocco, tutti classificati e segnalati per offrire un’organizzazione impeccabile.

    In questo scenario e contesto organizzativo è arrivata la pioggia. Non scendeva giù dal cielo acqua dal mese di novembre, i vigneti e la terra arsa l’attendevano ristoratrice, ma ne è venuta giù tanta e a catinelle mettendo in difficoltà gli atleti che però non hanno voluto rinunciare al titolo regionale individuale da assegnare.

    Tra cadute, scivolamenti e fango fino ai capelli, tutti caratteri di una vera gara campestre, i titoli regionali del Cross “Nicodemo Librandi” sono andati per la categoria Senior/Master per la 10 Km a Paolo Audia della Jure Sport di S. Giovanni in Fiore, seguito da Francesco Monti della Violetta club di Lamezia Terme e Raffaele Liotine della Jure Sport di S. Giovanni in Fiore; per il settore femminile a Graziella De Stefano della Violettaclub di Lamezia Terme.

    Pur sotto l’acqua, resistenza e potenza accompagnata da tenacia, sono stati i connotati della giornata agonistica in un binomio sport e salute che si rafforza con vino- natura capace di intercettare e accogliere nuovi ospiti, rompere gli schemi, aggregare e trasformare le vigne in luogo di atletica, di sana festa collettiva e di entusiasmante spirito sportivo.  Atleti e partecipanti tutti sono stati accolti e rifocillati dall’organizzazione generosa e inappuntabile nell’accoglienza e i vincitori premiati con medaglie e bottiglie di vino che diventano veicolo di promozione del vino Cirò e allo stesso tempo la Tenuta Librandi si qualifica non solo come sponsorship ma attore di una nuova visione ed interpretazione della cantina e dei vigneti che si aprono a sportivi e studenti, alla socialità, all’aggregazione e a nuove forme di enoturismo

    La premiazione con il Coordinatore Calabria delle CIttà del vino, Francesco Paletta, Saveria Sesto dell’Albero de La VIte e Paolo Librandi

  • Brunori fa outing “sono un produttore di vino”

    Brunori fa outing “sono un produttore di vino”

    Nel corso dell’intervista di Daniele Tinti e Stefano Rapone, autori del primo comedian podcast dal vivo d’Italia “Tintoria”, Dario Brunori non si ferma solo al tributo, diventato virale:

    la Calabria è il futuro e io mi sono tenuto un posto in prima fila nell’unico LUOGO al mondo che in qualche modo resiste al capitalismo, non volendolo, [..] ma solo perchè “mi sicca“,

    ma commenta anche la sua avventura vitivinicola con Le Quattro Volte a San Marco Argentano, insieme agli amici soci Daniela De Marco, Giampiero Ventura ed Emilio Di Cianni.

    Dal minuto 105 del podcast cult, Brunori ironicamente racconta come la scelta di diventare produttore di vino sia stata dettata dall’esigenza di rispettare le etichette del Club dei Cantautori italiani, dal trattare certi temi socio-politici, a vestirsi e a portare la barba in un certo modo, fino al possedere una quota “non inferiore al 10%” in un’azienda del vino, naturale.

    La conversazione è davvero uno spasso e per sentirla tutta basta cliccare a questo link.

    Brunori così ha dichiarato la sua doppia natura di cantautore e produttore di vino, liberandosi di quel detto/non detto con cui avevano sviato la domanda diretta, in questi anni, lui e i suoi soci.

    Per info sulla cantina clicca qua e qua