• Vicoli di Vini torna tra i vicoli e le piazze di Vibo

    Vicoli di Vini torna tra i vicoli e le piazze di Vibo

    Venerdì 4 ottobre oltre 30 cantine accompagneranno i wine lovers in un percorso enologico tra le architetture affascinanti della città

    Un percorso enologico per scoprire oltre 30 cantine che raccontano, con le loro produzioni, il meglio della cultura enologica calabrese disegnato tra le architetture e le piazze della città di Vibo Valentia. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Enzo Romeo e l’associazione Saturnalia, presieduta da Christian Russo, in collaborazione con il Gal Terre Vibonesi, presieduto da Vitaliano Papillo, danno appuntamento a tutti i wine lovers e appassionati del vino per la VIII edizione di Vicoli diVini – evento diretto da Rosella Ruggiero – in programma venerdì 4 ottobre a partire dalle ore 19:00 nel cuore della città di Vibo Valentia.

    Vino e arte si incontrano all’interno di cinque piazze (Piazza Garibaldi, Piazza Largo Antico Collegio, Piazza Terranova, Piazza Giuseppe Nusdeo, Piazza Carmine) unendosi in maniera unica al miglior street food della Calabria, impreziosito da concerti e performance di artisti di strada.

    Il centro storico della città di Vibo Valentia diventa così una grande agorà che si apre alla promozione e valorizzazione del vino calabrese, ricco di storia, cultura, identità, nel percorso di riscoperta dei vitigni autoctoni.

    La prevendita on-line è qua mentre in città i locali partner (Bar al Castello, Bar da Andrea, Clav bar gelateria pasticceria, Etoile bar, Fabbrica, Filippo’s, Living burger beer, La locanda dei sapori, Rubirosa Guinness pub, Tribeca Bistrot) in questo fine settimana daranno il via anche alle vendite dirette dei ticket che permettono di partecipare all’evento. Ogni coupon dà la possibilità di degustare 6 calici di vini a scelta tra le cantine presenti, un drink e uno snack.

  • Caratteri e identità del Cirò

    Caratteri e identità del Cirò

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    Il 9 agosto Cirò accoglie la masterclass con il cofondatore del magazine Verticale e il confronto tra la stampa enogastronomica e i wine influencer calabresi 

    Una tradizione vinicola secolare, come quella di Cirò, si mostra nei giorni del Cirò Wine Festival nella sua multiformità. Il territorio e le storiche famiglie di produttori, accanto ai giovani vignaioli che hanno riscoperto la forza e la bellezza della viticoltura che qui si pratica da generazioni, la tutela della biodiversità e il carattere autentico di una identità che qui si intreccia con la storia del vino italiano. L’evento del “Consorzio di tutela e valorizzazione dei vini Cirò Doc e Melissa Doc” che è nel pieno della programmazione di eventi collaterali proposti dalle e nelle cantine, si appresta ad entrare nel vivo con la degustazione di giorno 9 agosto a cura di  Matteo Gallello – cofondatore del magazine Verticale, semestrale dedicato alle degustazioni verticali dei più iconici vini italiani, e direttore editoriale della rivista di approfondimento Bromio, dedicata ai simboli e all’antropologia del vino – con inizio alle ore 16:30 presso la sala consiliare del comune di Cirò.
    Un momento per approfondire – attraverso l’assaggio di sei vini degustati alla cieca (due bianchi, due rosati e due rossi) – il carattere e l’identità del territori del vino calabrese tra i più straordinari per esperienze produttive, storicità e narrazioni che confluiscono nella Doc istituita oltre mezzo secolo fa per valorizzare una tradizione enologica che ha radici profonde con il territorio.  

    A seguire il talk “Cirò. Antiche radici e nuovi racconti” che vedrà la partecipazione di Gianfranco Manfredi(giornalista e saggista), Giovanni Gagliardi (vinocalabrese.it), Eugenio Furia (Corriere della Calabria), Giovanna Pizzi (Luciano Pignataro wine blog), Guglielmo Gigliotti (Radio Food), Rachele Grandinetti(Armonie di vini, Vini Buoni d’Italia), Claudia Maremonti (@claudia_sommelier), Cristina Raffaele (Sensation wine e Fisar), Alessandra Molinaro (Slow Wine Calabria), Luigi Salsini (Fare Calabria) e Gennaro Convertini (Enoteca Regionale Calabria) sempre presso la sala consiliare del comune di Cirò. «Ogni anno ci ritroviamo a Cirò – dichiara Raffaele Librandi, presidente del Consorzio dei vini di Cirò e Melissa – per celebrare un grande momento di valorizzazione e promozione della nostra storia, della nostra identità e dei produttori che aderiscono all’ente di tutela. E’ un evento importante e straordinario allo stesso tempo perché ci permette di presentare, nella sua interezza, ad appassionati e stampa specializzata il nostro areale di produzione. L’intento del consorzio è continuare nell’azione di narrazione – già intrapresa negli anni e irrobustita dalla partecipazione compatta a tanti eventi nazionali e internazionali – su questa terra meravigliosa e multiforme, dalle radici antiche e dai paesaggi contrastanti dove le vigne disegnano un paesaggio unico. Il Wine festival è una forte occasione di coinvolgimento per le cantine e i produttori che possono parlare al grande pubblico di wine lovers e turisti promuovendo eventi diffusi sul territorio, aprendo le aziende alle visite e alle degustazioni, prima della grande festa finale a Madonna di Mare che sa esprimere il carattere dell’accoglienza e della forza produttiva della nostra Doc».   Poi il 10 agosto la festa finale del Cirò Wine festival si celebra, come di consueto, a Madonna di Mare, nel suggestivo spazio dei Mercati Saraceni, dove si vivrà “That’s Cirò Wine Night” con i banchi d’assaggio delle cantine ‘A Vita, Antichi vigneti Sculco, Arcuri Esposito Vincenzo, ⁠Baroni Capoano, Borgo Saverona, Brigante Vigneti e Cantina, ⁠Cantina Campana, Cantine Malena, Caparra & Siciliani, ⁠Cerminara, De Mare, Du Cropio, ⁠Enotria, ⁠Esposito Vini, ⁠Fezzigna Vignaioli, Fratelli Dell’Aquila, Garruba, Giuseppe Pipita Vini, Ippolito 1845, ⁠L’Arciglione di Cataldo Calabretta, La Pizzuta del Principe, Librandi, Maddalona del Casato, Mimmo Vinci, ⁠Rocco Pirito, Romano & Adamo, Salvatore Caparra Vini, Scala, ⁠Senatore Vini, ⁠Sergio Arcuri, Tenuta del Conte, Tenuta Lonetti, ⁠Tenuta Renda, ⁠Tenuta Santoro, Vigneti Ferraro, ⁠Vigneti Vumbaca, Zito accompagnati dalle proposte gastronomiche della special food box a cura di Lagust ristorante, enoteca e dispensa con selezione di prodotti di alta gastronomia, e la musica dei Ricci di mare.

    Foto da internet > clicca qua per vedere la fonte

  • Notte Rosa del Vino a Trebisacce

    Notte Rosa del Vino a Trebisacce

    Il 5 e 6 luglio al Miramare Palace Hotel torna l’esultanza dell’Arte e del Vino che prevede riconoscimenti a Giornaliste, Produttrici, Sommelier, Esperte di comunicazioni e marketing ed Enologhe

    Ancora una volta il ruolo delle Donne nella filiera produttiva del vino e la promozione della cultura del vino, legati a ciascun tratto distintivo che le connota, saranno protagonisti del prossimo evento meridionale che mette al centro la donna e la sua capacità di mantenere viva l’eredità del passato e al tempo stesso innovato i saperi millenari dei territori del vino.

    Questo è l’asse portante de “La notte rosa del vino”, il 5 ed 6 luglio, al Miramare Palace Hotel di Trebisacce, sulla costa alto jonica della provincia di Cosenza, ormai avamposto di tutto rispetto per iniziative di crescita diffusa come la manifestazione in programma.

    L’appuntamento, ideato e guidato dal delegato regionale della Scuola Europea Sommelier, Francesco Pingitore, direttore artistico, offre, con l’apporto di più attori, tra cui la Regione – Assessorato all’Agricoltura-, un ventaglio di attente capacità professionali al femminile, espressione del mondo imprenditoriale, della comunicazione, dell’informazione, del marketing, che si è contraddistinto per saper trasmettere con azioni uniche le  “persuasive sfumature aromatiche di Bacco” e le aree che rendono da cui esitano le peculiarità enologiche.

    Alle donne, nella due giorni ricca di incontri e visite, tra eccellenze storico-culturali e manufatturiere, i riconoscimenti per ciò che portano avanti con creatività e gusto.

    comunicato stampa . foto da yoursailor.com/approdi/trebisacce/

  • Il vino calabrese per celebrare il BOB Fest

    Il vino calabrese per celebrare il BOB Fest

    il Museo e Parco Archeologico Nazionale di Scolacium a Borgia si prepara ad accogliere un evento che promette di essere un punto di svolta per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico calabrese. Il BOB FEST, sigla di “Band of Brothers”, è un festival che intende celebrare il meglio dell’enogastronomia con un focus particolare sulle eccellenze locali, tra cui spiccano le cantine calabresi.

    La Calabria, una regione ricca di storia e tradizioni, sta vivendo un momento di particolare fermento enologico. Le sue cantine, alcune delle quali parteciperanno al BOB FEST, rappresentano una parte vitale di questo rinnovato interesse verso i vini di qualità che la regione è capace di offrire. Durante l’evento, visitatori e professionisti avranno l’opportunità di assaporare vini che raccontano la storia di un territorio unico, attraverso le uve autoctone e le tecniche di vinificazione che esaltano il carattere di ogni singolo calice.

    Il BOB FEST sarà una vetrina per tante cantine che dimostrano l’ampiezza e la diversità della produzione vinicola calabrese:
    Altomonte, ‘A Vita, Azienda Vinicola Manna, Barone Macrì, Cantine Lucà, Cantine Artese, Cantine Benvenuto, Cantine Elisium, Cantine Lavorata, Cantine Viola, Cantina Masicei, Carlomagno, Casa Comerci, Cerminara, CerzaSerra Wine, F.lli Dell’Aquila, Feudo Gagliardi, Gianni Lonetti Vignaiolo, L’Arciglione di Cataldo Calabretta, Maradei, Nasciri, Nesci, Origine & Identità, Rocca Brettia, Tenuta del Conte, Tenuta del Travale, Tenute Ferrari, Tenuta Regina di Sant’Angelo, Terre del Gufo, Terre di Balbia, Vigneti Vumbaca.

    Questo festival, oltre a essere un’occasione di incontro e di scambio tra appassionati e professionisti del settore, si prefigge anche di essere un momento di promozione del territorio. L’ambizione è quella di mostrare alla Calabria e al mondo intero come la regione sia pronta a rivendicare un posto d’onore nell’olimpo delle destinazioni enogastronomiche italiane. E il vino, con le sue mille sfaccettature, è sicuramente uno dei protagonisti principali di questa narrazione.

    L’evento avrà luogo in uno scenario storico di rara bellezza, il Parco Archeologico di Scolacium, che con i suoi resti antichi e il suo uliveto secolare offre un connubio perfetto tra natura e storia, servendo da palcoscenico ideale per esaltare il legame indissolubile tra cibo, vino e cultura. Inoltre si pone anche come iniziativa benefica con l’intento di destinare parte del ricavato alla ricerca contro il cancro ad AIRC, la Fondazione che dal 1965 si occupa di ricerca per curare il cancro. Questo gesto rafforza il legame tra cultura, piacere e responsabilità sociale, rendendo l’evento non solo una festa, ma anche un contributo concreto alla comunità.

    Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sul programma, visitare il sito ufficiale del BOB FEST http://www.bobfest.it/

  • Radici del Sud 2024

    Radici del Sud 2024

    I migliori vini meridionali, quelli che saranno decretati nella XIX edizione di Radici del Sud, potranno essere degustati lunedì 10 giugno nel Castello di Sannicandro di Bari in occasione dell’edizione 2024 del Salone dei vini e degli oli del Sud Italia, appuntamento annuale che punta i riflettori internazionali sulla produzione vinicola di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

    Sono circa cento i produttori che hanno confermato fino ad ora la loro partecipazione all’evento, iscrivendo i propri vini al concorso che da ben diciannove edizioni valorizza i vini e i vitigni autoctoni meridionali. Durante il Salone dei vini e degli oli del Sud Italia, che aprirà le porte al pubblico dalle ore 15:00, appassionati e operatori di settore potranno accedere ai banchi d’assaggio e incontrare i produttori, mentre nel corso della festa conclusiva, alle ore 20:00 nelle sale del Castello di Sannicandro di Bari, le etichette vincitrici del concorso saranno in libera degustazione per tutta la serata.

    I vincitori, selezionati durante il XIX concorso di Radici del Sud, saranno annunciati già in mattinata, alle ore 11:00, nella conferenza che darà il via all’ultima giornata dell’evento, ma la selezione sarà frutto del lavoro di ben due giorni per i giudici internazionali, che si riuniranno intorno ai tavoli sabato 8 e domenica 9 giugno. Due saranno le giurie che avranno il compito di giudicare i vini in concorso, formate da giornalisti ed esperti italiani e stranieri; oltre cinquanta, invece, le categorie di vini da vitigni autoctoni ammessi in concorso. Nell’occasione saranno designati anche i tre vini biologici più apprezzati dalle due giurie. Presidenti di giuria saranno quattro giornalisti esperti, ospiti già noti delle passate edizioni di Radici del Sud: Richard Baudains, storica firma di Decanter, Maurizio Valeriani, direttore responsabile della testata giornalistica vinodabere.it e collaboratore di prestigiose guide nel mondo del vino e della gastronomia, Anthony Rose, noto giornalista che vanta numerose collaborazioni con importanti testate di settore fra cui Decanter Magazine, e Franco Santini, esperto giornalista enogastronomico che scrive di vino su varie testate, tra cui L’AcquaBuona. Ad affiancarli in giuria ci saranno altre firme di rinomate pubblicazioni: Anders Levander (Svezia), Katarina Andersson (Italia), Christopher Walkey (Regno Unito), Luca Matarazzo (Italia), Michaela Morris (Canada), Mona Haugen-Kind (Norvegia), Paul Howard (Regno Unito), Raffaele Mosca (Italia), Jason Miller (Regno Unito). Faranno parte delle giurie anche una delegazione di enotecari dei circuiti Vinarius e AEPI: Andrea Gaviglio, Fabrizio Fucile, Filippo Gastaldi e Mirco Carraretto

    Nelle stesse giornate dedicate al concorso, i produttori potranno presentare i propri vini negli incontri B2B con i buyers internazionali. Gli importatori di fama mondiale che giungeranno in Puglia per esplorare e scoprire le ricchezze vinicole autoctone del Sud Italia saranno: Anthony Laroche (Francia), Ben Robson (Regno Unito), Fernando Zamboni (Brasile), Inese Vicupa (Lettonia), Jelena Sakic (Belgio), Joakim Jensen (Danimarca), Jung Yong Cho (Corea del Sud), Knut Håvard Jøllanger (Norvegia), Kristine Mansuy (Canada), Mehmet Adanir (Danimarca), Peter Bjerregaard (Danimarca), Tuan Nguyen Duy (Vietnam), Young Shi (Regno Unito).

    Confermata anche la presenza degli enologi dell’Associazione Assoenologi e dei ricercatori del CREA, mentre le degustazioni saranno affidate come di consueto all’Associazione AIS.

    Dal 5 al 10 giugno 2024, Radici del Sud promuoverà qualità e valore della produzione vinicola delle regioni meridionali italiane, raccontando le storie dei produttori e il loro legame con il territorio, ma dedicando anche importanti momenti di approfondimento culturale su temi di attualità legati alla tutela delle vigne, alle tecniche di produzione, alla promozione e al turismo enogastronomico.

    Radici del Sud è un evento a cura di Propapilla – tourism wine&food, quest’anno organizzato in collaborazione con Assoenologi (Organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo), AEPI (Associazione Enotecari Professionisti Italiani), Vinarius (Associazione Enoteche italiane) e AIS Puglia (Associazione Italiana Sommelier Puglia), con il patrocinio del Comune di Sannicandro di Bari.

    Tutte le informazioni sull’evento in generale e sulle modalità di partecipazione alla giornata conclusiva sono disponibili sul sito www.radicidelsud.it e sulle pagine social ufficiali dell’evento.

    Le cantine, i frantoi, gli artigiani e i cuochi presenti il 10 giugno al salone aperto al pubblico: https://lc.cx/fVnyJy 

    Form di partecipazione per produttori, operatori, stampa e pubblicohttps://lc.cx/xhvOa6

    Tutte le aziende della XIX edizione: https://lc.cx/IoTTeb 

    I giornalisti nazionali ed internazionali, gli importatori e le enoteche ospiti della XIX edizionehttps://lc.cx/Q65S31 

    Acquista il tuo ticket: https://lc.cx/t6ywkg 

  • Perullo sul gusto irregolare e l’arte del sentire il vino a Cosenza

    Perullo sul gusto irregolare e l’arte del sentire il vino a Cosenza

    Il filosofo Nicola Perullo, nuovo rettore di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, a Cosenza per un evento imperdibile

    Nicola Perullo – filosofo, scrittore, professore di Estetica e nuovo Rettore dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra) – UniSg – sarà a Cosenza il 17 maggio 2024 per una serata di approfondimento sull’esperienza gusto-olfattiva dal titolo: “Sul Gusto Irregolare e l’Arte di Sentire il vino”.

    iscriviti

    Durante l’incontro Perullo, che ai temi del gusto ha dedicato gran parte della attività di ricerca e di scrittura ma anche tutta la sua esperienza di appassionato gastronomo e assaggiatore di vini, guiderà l’assaggio coperto (alla cieca) di sei vini internazionali rari e sorprendenti (di cui due calabresi) attraverso esercizi di immaginazione emotiva, assaggi riflessivi e altre modalità irrituali di degustazione.

    A partire dal momento concreto dell’assaggio più generalmente si proverà a rispondere ad alcune domande sul tema della percezione sensoriale, sul suo valore e sulla sua pregnanza estetica in un momento in cui di gusto ed esperienze gastronomiche si parla in modo sempre più pervasivo e diffuso, forse troppo.

    In particolare si ragionerà sui temi seguenti:

    Che cos’è il gusto? E che cosa intendiamo quando diciamo di qualcosa che è buono? Esiste in questo campo, dominato dai sensi, qualcosa come un “buono universale” su cui possiamo essere tutti d’accordo? Oppure tutto in questo campo è soggettivo e ogni interrogarci è vano e privo di un approdo? E ancora,  che cos’è la Qualità di cui tanto si parla a proposito (ma anche a sproposito) del cibo e dei vini? E quando usiamo espressioni un po’ abusate come eccellenza gastronomica a che cosa ci riferiamo? A  qualcosa di univoco, a qualcosa di reale o stiamo usando solo un’espressione di quel marketing gastronomico che ha letteralmente invaso le nostre vite?

    Sono domande che riguardano l’intero universo gastronomico ma soprattutto il settore del vino dove alcune tendenze emergenti come quella dei “vini naturali”, “ancestrali” o comunque atipici sembra mettere in crisi i modelli tradizionali di assaggio e di valutazione.

    Sono domande inoltre che non solo mettono in questione gli “oggetti” del nostro sentire – cibo, vino o altro – ma la modalità stessa dell’assaggio, la sua finalità, la sua espressione e quindi noi stessi. D’altra parte il termine de-gustazione indica il parlare intorno all’atto del gustare, l’interrogarsi su ciò che stiamo sentendo ma necessariamente anche su noi stessi, sui nostri sensi, sulle situazioni in cui il nostro sentire avviene, sulle emozioni che lo condizionano o fors’anche lo determinano.

    Siamo davvero un soggetto puro, de-situazionato e intento a riconoscere le qualità oggettive di ciò che andiamo assaggiando come sottende la degustazione fondata sul modello del riconoscimento di aromi e di valutazione di equilibrio tra sostanze dolci, acide e amare? O siamo invece sempre coinvolti in una situazione emotiva che orienta e “colora” sentimentalmente gli atti percettivi e l’esperienza gusto-olfattiva  è struttura relazionale in cui il latto soggettivo e oggettivo della relazione si intrecciano condizionandosi vicendevolmente fin quasi a confondersi?

    L’incontro è organizzato dalla Gufaia di Eugenio Muzzillo, Presidente dei VAC – Vignaioli dell’Alta Calabria e titolare dell’azienda agricola Terre del Gufo con la collaborazione di Angela Sposato, gastronoma e redattrice della guida Slow Wine e di altre importanti pubblicazioni d settore.

    IL BIGLIETTO SOLO SU EVENTBRITE clicca qua

    nicola perullo – foto dal web

    *Nicola Perullo è filosofo, scrittore e accademico. Professore ordinario di Estetica e Rettore di nuova nomina  all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, è autore di molti lavori tra filosofia del cibo, estetica della percezione gustativa ed ecologia. Tra i suoi ultimi libri: “Il gusto come esperienza. Saggio di filosofia e estetica del cibo” (2012), “La cucina è arte? Filosofia della passione culinaria” (2013), “Epistenologia. Il vino e la creatività del tatto” (2016), “Ecologia della vita come corrispondenza. Frammenti per la spoliazione del senso” (2017), “Il gusto non è un senso ma un compito” (2018), “Estetica ecologica. Percepire saggio, vivere corrispondente” (2020), “L’Altro Gusto, per un’estetica dell’esperienza gustativa” 2021; “Scritti gastronomici Corsari” e altri saggi sulla consapevolezza del gusto. Ha curato e tradotto numerosi libri di autori internazionali tra cui Tim Ingold, Carolyn Korsmeyer e Kennet Liberman; è autore di numerosi saggi  e svolge un’intensa attività didattica nel campo dell’estetica gastronomica e della percezione gustativa.

    locandina dell’evento

  • La Calabria al Paestum Wine Fest 24

    La Calabria al Paestum Wine Fest 24

    Il Paestum Wine Fest 2024, nella sua tredicesima edizione, inaugura una nuova era, estendendo il suo invito a un pubblico più ampio di professionisti e specialisti del settore, arricchito dalla presenza e dal sostegno di influenti opinion leader del mondo enologico. Con un programma sempre più ricco di approfondimenti sui trend di mercato e sulle evoluzioni dell’industria vitivinicola, l’evento si conferma un punto di riferimento per chi interpreta il business come una preziosa occasione di sviluppo e confronto.

    Quest’anno, il festival si arricchisce ulteriormente grazie all’introduzione di talk scientifici, masterclass e incontri esclusivi con cantine e distributori italiani di primo piano, nonché con aziende di spirits di alta gamma, delineando già le attese per l’edizione 2024. L’apertura sarà segnata dai “Monitor”, sessioni di comunicazione rinnovate sia nel formato che nei contenuti, che vedranno la partecipazione dei più stimati ambasciatori e divulgatori scientifici del settore.

    Il primo appuntamento per sabato 23 è con il tema “Vino e mercati, la percezione del Sud” (dalle ore 12.00 alle 13.30) moderato da Luciano Pignataro, , con gli interventi di Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, Salvatore Geraci, Azienda agricola Palari, Nicola Matarazzo, economista ed esperto scientifico di settore, e Raffaele Librandi, presidente del Consorzio del Cirò e titolare dalla Librandi di Cirò Marina che interverrà sul tema Calabria nuova frontiera”.

    Nell’area destinata ai Walk Around Tasting saranno 5 le aziende calabresi che rappresenteranno il comparto regionale:
    Cantine Viola di Saracena
    Ferrocinto di Castrovillari
    Ippolito di Cirò Marina
    Librandi di Cirò Marina
    Statti di Lamezia Terma

    Info e biglietti www.paestumwinefest.it

  • Il Cirò al Pall Mall a Londra con la Revolution

    Il Cirò al Pall Mall a Londra con la Revolution

    L’innovativa alleanza di produttori nota come Cirò Revolution ha segnato un punto di svolta decisivo nel panorama vitivinicolo di Cirò e dell’intera Calabria, promuovendo un modello di collaborazione e innovazione produttiva che ha riscosso ampio consenso e che ora si consacra nel prestigioso evento “Cirò Revolution Day”, in programma il 19 marzo 2024 presso il 67 Pall Mall a Londra, il wine club più esclusivo e storico al mondo, con 100 anni di storia, che ha riunito intorno al progetto appassionati e professionisti de vino che possono godere di una carta vini imponente con oltre 1.000 vini al bicchiere e quasi 6.000 bottiglie in totale provenienti da 52 paesi del mondo e un prestigioso calendario di masterclass con esperti e sommelier.

    La Cirò Revolution ha dato una scossa vitale al sistema vitivinicolo locale, dimostrando che l’innovazione, unita al profondo rispetto per la tradizione e per il vitigno autoctono Gaglioppo, può generare vini di eccezionale qualità, capaci di raccontare la storia e l’unicità del loro terroir. Attraverso l’adozione di pratiche produttive sostenibili, che tengono conto dell’ambiente e della valorizzazione delle specificità varietali, la Cirò Revolution ha saputo reinterpretare in chiave moderna il patrimonio enologico cirotano, senza mai tradirne l’essenza.

    Il successo di questa iniziativa non si limita alla produzione di grandi vini, ma si estende all’aver instaurato una forma di collaborazione tra produttori che ha fatto scuola in tutta la Calabria e nel Sud Italia. Il modello Cirò Revolution ha infatti dimostrato come la cooperazione e la condivisione di conoscenze e risorse possano elevare l’intero settore, promuovendo una visione di crescita collettiva che supera la tradizionale competizione.

    All’evento “Cirò Revolution Day” a Londra, saranno presenti le aziende che hanno contribuito a questa trasformazione: A’ Vita, Cataldo Calabretta, Sergio Arcuri, Tenuta del Conte, Vigneti Vumbaca, Fezzigna Vignaioli, Cerminara – Fratelli di Cirò, Dell’Aquila, Cote di Franze, Rocco Pirito e Gianni Lonetti. Sarà un’occasione unica per gli operatori del settore e la stampa internazionale di scoprire il potenziale del Cirò e di apprezzare la nobiltà del vitigno Gaglioppo anche attraverso una selezione di vecchie annate.

    Organizzato da Giusy Andreacchio, sommelier e broker calabrese di lunga esperienza nel mondo del vino a Londra, “Cirò Revolution Day” rappresenta non solo una celebrazione dei successi ottenuti ma anche un’ambizione condivisa di continuare a innovare, rispettando le radici e proiettando i vini di Cirò verso nuovi orizzonti internazionali.

    Le aziende

    • A’ Vita
    • Cataldo Calabretta
    • Cerminara – Fratelli di Cirò
    • Cote di Franze
    • Dell’Aquila
    • Fezzigna Vignaioli
    • Gianni Lonetti
    • Rocco Pirito
    • Sergio Arcuri
    • Tenuta del Conte
    • Vigneti Vumbaca
  • Slow Wine Fair 2024. 15 aziende a rappresentare la Calabria del vino

    Slow Wine Fair 2024. 15 aziende a rappresentare la Calabria del vino

    Nata dall’idea di Slow Food e organizzata in collaborazione con BolognaFiere e Sana, la Slow Wine Fair rappresenta un appuntamento internazionale dedicato ai vini che rispettano la filosofia dell’associazione internazionale: buono, pulito e giusto.

    La manifestazione si distingue per ospitare l’incontro della Slow Wine Coalition, una rete internazionale che promuove l’inclusività e la collaborazione tra i vari attori del settore vinicolo, includendo vignaioli, appassionati e professionisti. Si tratta di un momento privilegiato per lo scambio di idee e il dibattito, che s’inscrive nella lunga tradizione di Terra Madre, evento che da quasi vent’anni riunisce le comunità impegnate nella salvaguardia del pianeta attraverso l’agricoltura sostenibile.

    Durante i tre giorni dedicati alla Slow Wine Fair, vignaioli provenienti da ogni angolo d’Italia e da varie parti del mondo convergono presso BolognaFiere per discutere e riflettere sul futuro del vino e sulle pratiche viticole, in un contesto di scambio e confronto.

    L’evento si rivolge agli appassionati e ai professionisti del settore, offrendo loro l’opportunità di partecipare a un programma ricco di incontri, dibattiti e degustazioni. Questi ultimi avranno la possibilità di esplorare e assaggiare migliaia di etichette selezionate da una commissione di esperti, provenienti da tutto il mondo. L’area espositiva vede inoltre la preziosa partecipazione di Federbio, la Federazione Italiana di Agricoltura Biologica e Biodinamica, che arricchisce l’offerta con i suoi contributi.

    La Slow Wine Fair si apre al pubblico degli appassionati nella giornata di domenica 25 febbraio, mentre le giornate di lunedì 26 e martedì 27 febbraio sono dedicate esclusivamente ai professionisti del settore, riservando loro spazi e momenti di approfondimento specifici.

    Le 15 aziende calabrese rappresentanola produzione vitivinicola calabrese, ciascuna con le proprie peculiarità e la propria filosofia di produzione, ma tutte unite dall’obiettivo comune di promuovere la qualità e l’unicità dei vini calabresi. Questa partecipazione è un’opportunità per mettere in luce il territorio, le sue viti e le persone che con passione dedicano la vita alla vinificazione.

    12 le aziende accompagnate della Città Metropolitana

    • Altomonte -Palizzi, Calabria, Itali
    • Aspromonte Vini- Ciminà, Calabria, Italia
    • Azienda Nesci – Reggio Calabria, Calabria, Italia
    • Barone GR Macrì – Gerace, Calabria, Itali
    • Cantina Filippo Brancati – Palizzi Marina, Calabria, Italia
    • Cantine Caccamo – Taurianova, Calabria, Itali
    • Cantine Feudo Gagliardi – Roccella Ionica, Calabria, Italia
    • Cantine Lavorata – Roccella Jonica, Calabria, Italia
    • Ceramida – Bagnara Calabra, Calabria, Italia
    • Ceratti Pasquale – Casignana. Rc, Calabria, Itali
    • Tenuta Regina Di Sant’Angelo – Villa San Giovanni, Calabria, Itali
    • Viglianti Vini – Careri, Calabria, Italia

    Le altre aziende sono

    • Rocca Brettia – Cosenza, Calabria, Italia
    • Casa Comerci – Nicotera, Calabria, Italia
    • Masseria Falvo 1727 – Saracena, Calabria, Italia

    Completano la spedizione calabrese 2 aziende di liquori

    • Amaro Cardus – Digestivo – Brancaleone, Calabria, Italia
    • Distilleria F.lli Caffo – Limbadi, Calabria, Italia


  • Korale, il vino delle donne per le donne

    Korale, il vino delle donne per le donne

    Nel cuore pulsante della Calabria, le Donne del Vino hanno tessuto un inno al femminile nella veste di un vino unico: “Korale”. Questo vino, nato dalla sinergia e dal talento di donne che conducono aziende vitivinicole all’avanguardia, è più di un semplice blend; è un racconto liquido che parla di forza, tradizione e rinnovamento.

    “Korale” – una parola che riecheggia la coralità di un gruppo unito e la reminiscenza di “Kora”, nome antico per la fanciulla e attributo della dea Persefone, che guidava l’alternarsi delle stagioni e la crescita dei frutti della terra. Il nome riflette la volontà di riscoprire e onorare il ruolo centrale del femminile in agricoltura e vinificazione, specialmente nella Magna Graecia, di cui la Calabria è orgogliosa erede.

    Il vino Korale è un tessuto di storie, unendo vitigni millenari quali Gaglioppo, Magliocco, Greco nero, Nerello, Nocera e Calabrese. Questo assemblaggio è più di una somma di parti: è un dialogo tra i territori calabresi, un legame intenso e viscerale con la terra che le Donne del Vino hanno scelto di esaltare attraverso ogni bottiglia prodotta.

    La sostenibilità è altra protagonista di questo progetto: bottiglie leggere e sottili, tappi riciclabili e un’etichetta realizzata con fibre riciclate per minimizzare l’impronta ecologica. Ogni aspetto di Korale è stato pensato per rispettare e celebrare il ciclo naturale della vita.

    Korale, quindi, non è solo un vino. È una dichiarazione d’amore verso la Calabria, un omaggio al suo passato e una promessa per il suo futuro. È un ponte tra la ricchezza della tradizione e la visione innovativa delle donne che oggi guidano la viticoltura regionale, con uno sguardo attento e inclusivo che abbraccia l’equilibrio tra lavoro, società e natura.

    Il debutto di Korale è previsto per il 3 marzo presso la sede Ais di Cosenza, un momento atteso per brindare all’empowerment femminile e alla comunità vitivinicola calabrese, con l’ambizione di produrre 100 bottiglie da 0,75 litri e una serie di Magnum da collezione. Con ogni sorso di Korale, si celebra la vita, la terra e il potere trasformativo delle donne che, con delicatezza e fermezza, plasmano il futuro della viticoltura in Calabria.

    PRESENTAZIONE 03 MARZO 2024 ORE 16:30 COSENZA
    INTERVENTI

    • Daniela Mastroberardino Presidente Associazione Nazionale Le Donne del Vino
    • Vincenza Alessio Librandi Delegata Regionale Associazione Nazionale Le Donne del Vino
    • Danila Lento Produttrice Cantine Lento – Lamezia Terme
    • Maria Teresa Santaguida Giornalista RAI – Sommelier
    • Maria Rosaria Romano Sommelier ed Analista Sensoriale
    • Roberta Attanasio Presidente del Centro Contro la Violenza sulle Donne “Roberta Lanzino”

    IN COLLABORAZIONE CON AIS Calabria – SEDE AIS CALABRIA VALE DELLE MEDAGLIE D’ORO 149

    Il vino sarà donato dalle Donne del Vino – Calabria al Centro Antiviolenza Lanzino, che lo utilizzeranno per il fundraising per le attività del Centro.

    locandina
  • Enoturismo, vitigni autoctoni, nuovi modelli a Vini Gagliardi

    Enoturismo, vitigni autoctoni, nuovi modelli a Vini Gagliardi

    Partirà con un viaggio tra i vitigni autoctoni calabresi, sviscerando peculiarità, unicità e sfide dell’enoturismo calabrese, l’evento Vini Gagliardi, realizzato da Saturnalia Aps, come edizione invernale della già affermata VicoliDivini a Vibo Valentia, patrocinato dal Comune di Vibo Valentia e sostenuto dal Gal Terre Vibonesi. Mercoledì 6 dicembre alle ore 18:00 presso Hotel 501 di Vibo saranno la giornalista Lara Loreti coordinatrice della sezione Wine&Spirits de Il Gusto, sommelier, giudice internazionale in concorsi enogastronomici, senior contributor de Le Guide di Repubblica, e Michele Ruperto, Ceo di Calabria Gourmet premiato come Miglior Storytelling d’Italia nel corso dell’Ecommerce Food Conference 2023, sommelier professionista dal 2008 e giudice del Councour Mondial de Bruxelles, a guidare operatori di settore, giornalisti, winelovers, istituzioni locali e regionali nel viaggio per approfondire la conoscenza di otto vitigni autoctoni calabresi, portabandiera di altrettante aree vitivinicole. Pecorello, Greco bianco, Zibibbo di Pizzo, Mantonico, Greco nero, Magliocco dolce, Magliocco canino e Gaglioppo saranno la base di partenza per analizzare l’evoluzione e le prospettive del crescente appeal del territorio calabrese per wine lover e appassionati del turismo esperienziale. Oltre alla degustazione dei vini, infatti, rappresentanti dei consorzi di tutela del vino calabrese, produttori vitivinicoli, specialisti di settore, rappresentanti di enti territoriali arricchiranno il confronto sul tema dell’enoturismo, raccontando «una Calabria unita – ha aggiunto Rosella Ruggiero, anima dell’evento – che ha l’interesse di proiettarsi in maniera strategica sui mercati dell’enoturismo, costruendo sinergie e momenti per declinare un’offerta rispondente alle richieste del mercato dei viaggiatori che cercano esperienze uniche, per conoscere una terra ricca di storia, cultura e tradizione, soprattutto nel mondo del vino». Parteciperanno offrendo il loro contributo al dibattito Adele Lavorata, presidente Consorzio di Bivongi, Paolo Ippolito in rappresentanza del Consorzio di Cirò e Melissa, Alberto Statti per il territorio di Lamezia e Catanzaro, Antonella Lombardo per l’areale produttivo di Reggio Calabria, Gennaro Convertini, direttore tecnico del Consorzio Terre di Cosenza Dop e Presidente dell’Enoteca Regionale, Saveria Sesto di Città del Vino, Giovanni Benvenuto portavoce regionale Calabria per la CNA Agroalimentare, Rosa Comerci dell’omonima cantina, Renato Marvasi, presidente associazione viticoltori vibonesi, Vitaliano Papillo presidente Gal terre vibonesi, Giovanni Cugliari presidente CNA Calabria, Sebastiano Barbanti presidente della BCC della Calabria ulteriore. Saranno presenti anche il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, l’assessore regionale alle attività produttive, Rosario Varì, e l’assessore regionale all’Agricoltura Gianluca Gallo.

    Foto da wikipedia

  • Vini Gagliardi a Vibo

    Vini Gagliardi a Vibo

    Si chiamerà “Vini gagliardi” l’edizione invernale dello storico evento Vicoli diVini organizzato da Saturnalia Aps con la collaborazione di Feed it, patrocinato dal Comune di Vibo Valentia e Sostenuto dal Gal Terre Vibonesi. L’appuntamento ormai consolidato dell’estate cambia format ma non l’idea originaria e diventa uno spin-off che presenterà al pubblico dei wine lovers un doppio appuntamento per approfondire la conoscenza del vino calabrese, nelle varie declinazioni dei territori e dei consorzi vitivinicoli, e focalizzare l’attenzione sull’enoturismo, ormai diventato occasione per innescare economia attorno ad un settore diventato riferimento per la produzione agricola regionale. 
    «Oggi più che mai emerge in maniera netta il lavoro degli imprenditori del vino in Calabria, protagonisti nel panorama nazionale e sempre più concentrati sulla qualità e sulle strategie di marketing per affermare il proprio brand fuori regione e nel resto del mondo – dichiarata la direttrice dell’evento Rosella Ruggiero – I vini in degustazione saranno un’occasione unica per i winelover per scoprire tanta varietà di vitigni regionali, espressione tipica del territorio e della varietà di clima, dei terreni che vanno dalle coste a ridosso delle spiagge, fino in montagna sulle alture del Pollino».

    Il 6 dicembre alle ore 18:00 una masterclass presso il 501 Hotel – curata dalla giornalista di La Repubblica, Lara Loreti, e il sommelier Michele Ruperto – proporrà un viaggio tra i vitigni autoctoni calabresi, scoprendone peculiarità e unicità, offrendo uno sguardo sulle sfide dell’enoturismo in Calabria. Il 9 dicembre, invece, a partire dalle ore 19:00 sarà la location di Palazzo Gagliardi, storico edificio nel cuore della città di Vibo Valentia, ad accogliere i banchi d’assaggio delle cantine regionali e dei consorzi con la novità di questa edizione che apre per la prima volta alla presenza di alcune cantine più rappresentative del panorama vitivinicolo italiano. “Vini gagliardi” sarà un’edizione speciale che vuole evidenziare i successi della viticoltura calabrese per la prima volta insieme ad altre cantine provenienti da tutta Italia. «Il Comune di Vibo Valentia – ha aggiunto il sindaco, Maria Limardo – sostiene in maniera convinta e fattiva una manifestazione alla quale tiene particolarmente, un evento che da sempre rappresenta un punto qualificante dell’offerta culturale e attrattiva della nostra città. Il patrocinio dell’ente si concretizza nel mettere a disposizione degli organizzatori tutto quanto il necessario affinché, anche in una versione invernale, Vicoli diVini possa confermarsi quello straordinario momento di condivisione, spensieratezza e svago anche in questa inedita versione natalizia che siamo certi riscontrerà l’approvazione dei cittadini e di quanti vorranno giungere da fuori nella nostra splendida Vibo Valentia». «Oggi il vino rappresenta in Italia un motore importante perchè fa muovere non solo l’economia di quel settore ma aiuta in maniera forte anche il territorio. Questo sta accadendo in Calabria e anche in provincia di Vibo – ha sottolineato il presidente del Gal delle terre Vibonesi, Vitaliano Papillo – ed è giusto sostenere chi si occupa di vino e chi organizza eventi intorno a questo settore. Vicoli diVini per Vibo Valentia rappresenta l’evento per eccellenza che mette al centro il vino che diventa l’elemento per raccontare e promuovere il territorio nella sua interezza. La partecipazione a questo evento assume particolare valore in questo anno perchè abbiamo supportato in maniera forte l’inizio del cammino per raggiungere la prima Doc della provincia di Vibo caratterizzandola su due vitigni in particolare Magliocco Canino e Zibibbo».

    Foto dal web de ILVIBONESE.it