La Calabria insolita in tutto il suo slancio rivoluzionario, testimoniato da una rinascita diffusa di aziende e territori, sarà protagonista nel cuore di Verona con un fuori salone del Vinitaly unico nel suo genere organizzato dai Consorzi di Tutela di Cirò e Melissa e Terre di Cosenza con il contributo del Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria

Il 10 aprile, alle 20, presso il Teatro Nuovo (ingresso piazzetta Navona) l’appuntamento è con 70 produttori di vino calabresi che racconteranno la regione con 140 etichette, progetti che affondano le radici in una cultura vitivinicola millenaria e che guardano al futuro puntando sull’unicità del patrimonio ampelografico.

Insieme a loro, saranno testimonial del territorio i giovani chef del collettivo Cooking Soon (www.cookingsoon.net). Proporranno un percorso nell’alta e nuova cucina calabrese attraverso un menu incastonato tra i monti e i mari della regione eletta dal New York Times meta italiana del 2017. La ricchezza, la storia, l’identità di una Calabria da scoprire saranno veicolate dall’unione di un comparto vinicolo in forte crescita e di uno scenario culinario in pieno fermento che sta conquistando la scena contemporanea.

La potenza dei vini regionali si abbinerà alla creatività dei piatti di Caterina Ceraudo, stella Michelin e anche la prima e unica aver ricevuto il nuovo premio Donna Chef istituito dalla prestigiosa guida francese, e Luca Abbruzzino, stella Michelin e miglior giovane chef da L’Espresso 2016, insieme alla capacità evocativa dei sapori di montagna di Sila, Pollino e Aspromonte interpretati dagli emergenti Antonio Biafora, Emanuele Lecce, Nino Rossi e Gennaro Di Pace, e alla ricchezza della mare declinata da Emanuele Strigaro. Insieme ai piatti dei giovani chef saranno protagonisti i grandi prodotti dell’agroalimentare calabrese, diventati icone nazionali: la cipolla di Tropea, la ‘nduja e i salumi, i pecorini crotonesi e del Poro, la liquirizia, il caciocavallo silano, il bergamotto, i limoni di Rocca Imperiale, la patata della Sila, il torrone di Bagnara, i fichi di Cosenza e l’olio evo di Lamezia, della Dolce di Rossano e Bruzio, il cedro e i pani di Cuti e di Cerchiara.

Il finale è affidato ai Coltivatori di Musica con Resistenza Gastrofonica Viaggiante, una performance sentimentale che utilizza il linguaggio del sorriso, dell’ammiccamento, di vecchie e polverose canzoni italiane. 

L’evento progettato da vinocalabrese.it è aperto, su invito, agli operatori della comunicazione enogastronomica italiani ed esteri, ai buyer, agli operatori di settore per raccontare in maniera efficace la ricchezza e la storia, la magia e l’identità di una terra che vuole giocare da protagonista la scena contemporanea dell’enogastronomia e del turismo.

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